MACCABI-FENER: gli israeliani vincono e affronteranno il Real ai playoff

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Nell’ultima partita di regular season di questa Turkish Airlines Euroleague, il Maccabi batte il Fenerbahce e conquista il quinto posto finale, tornando ai playoff dopo diversi anni di assenza. Il risultato finale è di 85-76.

MACCABI

IL FATTORE MENORA MIVTACHIM ARENA

Anche ieri, a Tel-Aviv, un tutto esaurito che la dice lunga sulla voglia che tutto l’ambiente ha di tornare a competere ai massimi livelli continentali, dopo alcune annate sicuramente al di sotto delle aspettative.

Qualora il Maccabi dovesse vincere una della due gare a Madrid, attenzione perchè poi gli basterebbe vincere le partite in casa per passare il turno e, vista la condizione delle due squadre al momento, non è uno scenario neanche troppo remoto.

Giocare alla Menora Mivtachim Arena è sempre stato estremamente complesso, basti ricordare la finale del 2004, ma è chiaro che, dopo anni come detto un po’ grigi, l’atmosfera sarà ancora più elettrizzante.

Da notare come il Maccabi figuri in cima alla lista delle squadre con più ricavi dal ticketing, avendo fatto sold-out in tutte le ultime otto partite casalinghe, in rapporto ad una città che ha poco più di 400.000 abitanti. Da questo punto di vista, un esempio per tutti gli altri.

Menora Mivtachim

UN NUOVO MACCABI

Nella partita contro il Fenerbahce, è stato molto interessante notare come, con il cambio di allenatore, siano cambiate anche molte cose a livello mentale e tattico da parte degli israeliani.

Prima di tutto, un ritrovato James Nunnally, che nelle ultime uscite sta trascinando i suoi come mai fatto fino ad ora. Per lui 19 punti, 7 rimbalzi e 25 di PIR ieri, mostrando come un gioco più dinamico e meno ragionato si addica sicuramente meglio alle sue caratteristiche. Per un giocatore che veniva dato in partenza fino a qualche mese fa, sicuramente uno scenario niente male.

Poi, un nuovo ruolo per Scottie Wilbekin. Che ci sia resi conto che la combo americana non è un playmaker ma più una guardia realizzatrice? Non è mai troppo tardi. Ed ecco allora che Coach Even lo sgrava del compito di portare la palla nella metà campo avversaria per farlo entrare direttamente nei giochi durante i primi secondi dell’azione, dove Wilbekin può essere, in questo caso sì, devastante.

Se ciò è possibile però, lo si deve anche alle prestazioni e alla solidità degli altri giocatori del reparto esterni del Maccabi, su tutti Keenan Evans, ora playmaker a tutti gli effetti della squadra e in costante crescita di rendimento. Anche qui, applausi per Coach Even.

Questo nuovo Maccabi fa paura ed è pronto a far sognare, ancora una volta, il muro giallo di Tel-Aviv.

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