Euroleague Man of the week: L’ascesa di Jaramaz

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La storia di Ognjen Jaramaz, eroe a Madrid e protetto di Andrea Trinchieri

Siamo giunti al termine della rubrica che ci ha accompagnato per una stagione intera, tramite la quale abbiamo celebrato e scoperto alcuni dei più importanti talenti di Eurolega, ne abbiamo misurato le qualità e la tempra, ne abbiamo raccontato le storie e ne abbiamo intuito l’impatto sui successi di squadra che li avevano visti protagonisti.

Questa, come ultima giornata, non è stata delle più vive e agonisticamente combattute, a causa dell’alto numero di squadre che non aveva più di tanto ormai da esigere dal risultato.

Tutto bellissimo se non che un caso che ha effettivamente dell’incredibile ha turbato questa prevsta quiete.

Nel match di venerdì è avvenuto il saccheggio del WiZink Center ad opera di un coriaceo Bayern che ha inflitto un 38-14 nell’ultimo quarto e ribaltato un Real completamente inerme. Un tracollo imbarazzante per i madrileni che lascerà strascichi importanti, già tra l’altro evidenti dalle notizie che sono trapelate nella mattinata di ieri dalla Spagna.

Lo straordinario spirito del Bayern è andato fuori da ogni logica e per questo il leader della riscossa bavarese si merita la nostra copertina, stiamo parlando di Ognjen Jaramaz.

Il playmaker serbo classe ’95 è stato voluto alla propria corte da Trinchieri, che già ci aveva lavorato al Partizan e che ne aveva in tempi non sospetti intravisto le qualità.

Il ragazzo di Kruševac ha vissuto una stagione in continua ascesa, guadagnandosi sempre più minuti e diventando, nella sua annata da rookie, un importante giocatore nella rotazione del tecnico milanese. Dal 9 Dicembre, quando ha contribuito in modo sostanzioso in uscita dalla panchina a un’altro pesante exploit nell’ultimo quarto, un 17-7 per battere i campioni in carica dell’Efes, il suo minutaggio e coinvolgimento sono cresciuti prepotentemente.

Quasi sempre intorno ai 15′ e i 20′ minuti di impiego, è andato in doppia cifra ben 8 volte in questo arco temporale, con picchi di rendimento contro lo Zalgiris, il Barcellona, l’Olimpia e, appunto, il Real.

Abbiamo davanti l’ennesimo giocatore scelto, plasmato e lanciato da Trinchieri nel basket dei grandi? Uno di quelli che, come i vari Hines, Causeur, Melli, Reynolds e Baldwin, hanno trovato sotto l’ala del tecnico ex Cantù le migliori possibilità per esprimere tutto il loro potenziale?

Forse è presto per dirlo, sicuramente c’è curiosità magari per una prossima stagione vissuta ancor più da protagonista. Quel che è certo, però, sono i miglioramenti che già ora possiamo vedere, quanto meno in prospettiva di crescita tendenziale, nel gioco dell’esterno slavo.

Jaramaz - Eurodevotion
Jaramaz ai tempi del Mega Leks (da draftexpress.com)

Jaramaz è stato scelto nel 2017 con la 58esima pick dai New York Knicks al Draft NBA, segno che già ai tempi di gioventù cestistica, passati nelle file del Mega Leks, le qualità erano già ben in vista. L’attenzione che aveva ricevuto come prospetto ci può aiutare oggi a capirne i progressi di oggi, per questo vi presentiamo qui un quadro favorito da alcuni estratti del suo scouting report dell’epoca di Draft Express.

Possessing a solid frame and terrific speed and explosiveness, the Krusevac native has a strong combination of physical tools

Partendo dai punti di forza, uno delle più evidenti caratteristiche che conferisce a questo atleta notevole interesse sono i suoi attributi fisici. Un telaio di prim’ordine che sopra ogni cosa aveva colpito gli scout americani, a partire dall’esplosività e velocità che garantivano grande prestanza all’atleta serbo.

Questo si nota con facilità, veniamo però al dunque, gli elementi che allo Jaramaz di 5 anni fa mancavano terribilmente.

Jaramaz has been producing highlight material in the open court in the Adriatic league for quite some time, but just shot 47% around the rim in the half court this season, due in large part to his questionable decision-making. Lacking a natural feel for picking and choosing his spots and forcing the issue badly at times, the 21-year old guard has some interesting tools, but also plenty of things to work on as a scorer.

Difficoltà nel decision-making, nelle scelte di tempi e di spazi dove far scaturire con tutta la loro efficacia le doti fisiche straordinarie che da prima abbiamo messo in luce, esemplificate da una scarsa percentuale di riuscita nei pressi del ferro.

The most relevant skill Jaramaz will need to polish to reach his long-term potential is his jump shooting. […] As a playmaker, Jaramaz lacks a degree of polish. He doesn’t have great peripheral vision, nor is his handle particularly tight.

In più, altre due mancanze strutturali rilvate sono il suo jump-shot e la sua visione di gioco, che lo rendono un playmaker sotto la media e un tiratore alquanto mediocre.

Qualche stagione alle spalle e la cura Trinka in atto ed ecco che lo Jaramaz di Madrid mostra netti miglioramenti in tutti questi ambiti di gioco.

Nei suoi 19 punti del WiZink Center ci sono scelte coerenti, nessuna forzatura e un ottimo controllo di sè e della partita.

In più, se “la più rilevante abilità su cui lavorare” era secondo gli scout NBA proprio il tiro, Jaramaz ha evidenziato anche in questo una tendenza progressiva. La percentuale di riuscita dall’arco della corrente stagione in Eurolega recita un discreto 36%, che è un passo avanti deciso rispetto al 31% del 19/20 e al 27,6% del 20/21 degli anni del Partizan in Eurocup.

Rispetto alla stagione scorsa infatti la sua effective field goal percentage – statistica avanzata usata per valutare l’efficacia dal campo nella quale si da un peso maggiore al tiro da fuori – è salita dal 42,8% al 51,7%.

Tutti progressi che non lo conducono ancora a livelli eccellenti in assoluto, nei rispettive abilità prese in analisi, ma sicuramente sono testimonianza in relativo di un miglioramento cospicuo. Miglioramento che, se confermato e alimentato, potrà rendere Jaramaz un’intrigantissima point-guard nell’Eurolega del prossimo futuro.

Chiudiamo articolo e rubrica, con una meritata menzione onorevole.

James Nunnally è stato protagonista della blow-out win del Maccabi al Palau, con 18 punti e 6 rimbalzi, e ha aggiunto così un’altra prestazione sontuosa a una serie recente che lo ha visto particolarmente on fire.

Dalla cacciata di Sfairopoulos il team israeliano si è caparbiamente rialzato e lo stesso californiano, dopo momenti di rottura con staff e ambiente nel corso della stagione, si è preso tutti i riflettori grazie a una sequenza di 5 partite in doppia cifra (mai sotto i 14 punti) con cui ha chiuso la sua stagione.

E’ evidente che l’ascesa di Nunnally e quella del Maccabi saranno un grande problema per chiunque se li troverà di fronte ai playoff.

Photo credit: Maccabi Tel Aviv Facebook, FC Bayern Facebook e realmadrid.com

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