La Menora Mivtachim non smette di cantare: dopo Milano cade anche il Real. Playoff ad un passo

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Menora Mivtachim o Yad Eliyahu che dir si voglia, l’arena di Tel Aviv resta uno dei posti più magici dell’intero basket continentale. Il Maccabi ad un passo dai Playoff con la spinta del suo popolo.

«Lo spero» queste le stringate parole di Nunez, giovane prospetto del 2004 (classe Wembanyama), alla domanda se il Real continuerà sul pattern visto contro L’Efes, vale a dire entrare nei giochi subito, dopo 3-4 secondi di azione. 

Piove a Tel Aviv stasera, serata da fine inverno: dentro la Menora Mivtachim è piena estate invece, atmosfera caldissima per il match più giocato della storia , 64 incontri prima di stasera. Il sessantacinquesimo non lascerà a desiderare. 

Wilbekin appare concentrato: rispetto alla gara contro Milano, scende presto in campo, tira molto e non solo da tre. Inizia bene, attaccando il canestro con due canestri nei primi minuti.  Yabusele nel primo quarto è quasi illegale: 14 dei 21 totali.  Ben poco può fare Williams, anche se il match-up non è male: impressionante la sua fisicità ma anche la fluidità del suo tiro. Giocatore da NBA, «doesn’t belong here», come suggerisce qualcuno. 

Reynolds continua nel suo buon momento, aggiunge un po’ di pepe con una spallata qui e là a Yabusele –  manco se ne accorge – e qualche parola a Llull, redarguito prontamente da Partenicò, una mini shimmy alla Trae Young (esageriamo!) dopo un bel jumper (l’aveva provato molto nel pregara).

Laso, accolto dagli applausi al suo ingresso, prova a dare fiducia alla squadra, predicando calma: incoraggia i suoi. Heurtel porta punti in modo immediato (serve una pointguard cosi offensivamente al Real) togliendo qualche castagna dal fuoco. Il Real prova nel secondo quarto ad aprire i giochi con un po’ più di rapidità, quando lo fanno sono molto efficaci (citofonare Deck). 

Proprio Deck, Yabusele e in mezzo Tavares a comandare le operazioni: non male come terzetto, guardarli da dietro fa quasi impressione, l’occhio viene rubato senza troppa opposizione.   

Inizio terzo quarto tutto di marca gialloblu, sul 49-46 è veramente atmosfera playoff (fallo a Deck), con Hanga tanti minuti in campo, che contribuisce anche offensivamente. Ad inizio quarto quarto il Real sembra prendere in mano la partita, la “second unit” del Maccabi tiene botta (anche con il rientrante DiBartolomeo, applauditissimo) ma è Keenan Evans a riportare i suoi ad una incollatura. 

DIFESA del Maccabi sul 73-74, Caloiaro e Keenan Evans su tutti: è veramente una bolgia (playoff allo stato puro) il Maccabi ci crede.

I playoff a questo punto non dovrebbero essere più in discussione, dopo le due vittorie con Milano e Real e con Asvel e Pana nelle prossime settimane. Che possa essere stata l’antipasto di una serie playoff proprio con gli uomini di Laso? Mina vagante, ad oggi, e chissà che coach Even non silenzi per un po’ i rumors su Trinchieri e Xavi Pascual. 

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