Eurocup, la Virtus Bologna di autorità passa a Venezia: Jaiteh devastante

Lele 5
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Turno importante di Eurocup per Reyer Venezia e Virtus Bologna, che si affrontano in un caldissimo derby di alta classifica nel gruppo B. Gli oro-granata sono reduci da una bella striscia di successi Europei contro Ulm, Buducnost e Gran Canaria, i bianco-neri hanno avuto la meglio di Bursaspor nel match giocato giovedì, valevole come recupero del match del decimo turno. Partita che dirà molto delle ambizioni europee dei due team, anche se – naturalmente – la squadra di coach Scariolo deve ancora inserire Shengelia ed avrà a disposizione per l’esordio Daniel Hackett. Un po’ di incertezza sulle condizioni fisiche: la Virtus si presenta senza Pajola e con Hackett, Venezia recupera a mezzo servizio Tonut ma deve ancora rinunciare a Michele Vitali per distorsione alla caviglia.

Dopo 40′ intensi, Bologna di autorità passa a Venezia con il punteggio di 72-83 nel derby di Eurocup. Una sfida che ha visto i bianco-neri controllare in maniera importante il match per almeno 30′, con l’unico vero sussulto oro-granata avuto nella terza frazione di gioco, grazie al le triple ed al gioco molto più corale e fluido delle altre tre frazioni. Le chiavi dell’indiscutibile successo bianco-nero sono la prova dominante di Jaiteh, la solidità di Teodosic e Hackett ed il controllo fisico del match, con la Reyer Venezia che non ha praticamente mai retto l’urto con i suoi lunghi contro lo strapotere di Jaiteh. Con il successo di questa sera la Virtus Bologna sale a quota 16 punti (8-6) raggiungendo Buducnost, mentre i lagunari restano a quota 14, pur con un turno da recuperare.

La prova dominante di Jaiteh

Il successo della Virtus nel match di Eurocup contro Venezia passa tanto per i polpastrelli, il corpaccione, l’atletismo ed i kili di Mamadou Jaiteh: il lungo francese ex Torino ha dominato in lungo ed in largo contro tutti i lunghi veneziani, che sono andati in crisi ed hanno raggiunto presto una soglia critica di falli commessi. Nessuno tra Watt, Echodas e Morgan ha avuto sufficiente forza per arginare l’onda lunga del centrone virtussino, autore di una prova da 24 punti e 12 rimbalzi in 29′ di utilizzo, con – anche – una stoppata ed 8 falli subiti. Un’onda lunga che ha travolto la difesa veneziana, incapace di trovare soluzioni utili per rendere quantomeno meno devastante l’impatto del numero 14 e – di conseguenza – travolta e sfiancata a lungo andare.

La solidità di Teodosic e Hackett

Che l’innesto di un fuoriclasse come Daniel Hackett potesse spostare gli equilibri tanto in Italia quanto in Europa era abbastanza risaputo, che potesse – però – impattare in una maniera così forte sul sistema Virtus sin dalla primissima allacciata di scarpe era tutto da vedere: nulla da discutere naturalmente sul fenomeno numero #23 ex CSKA, il dubbio era naturalmente sul “poco contatto” con il mondo bianco-nero prima di oggi. Ebbene, “DannyBoy” ha offerto una prova davvero solidissima ed importantissima contro un’ottima squadra ben organizzata come Venezia, soprattutto quella vista di recente in Europa: 8 punti e 2 assist in 20 minuti di gioco. Le cifre – però – spiegano ben poco dell’impatto del ragazzo di Forlimpopoli, che è sempre stato in campo nei momenti di maggior vigore fisico della sua squadra. Un caso? No, decisamente. Esperienza, solidità, lucidità, leadership: ecco il benvenuto di Hackett al mondo-Virtus. Detto piuttosto chiaramente dell’ex Olimpia, ecco che arriva il momento di Milos Teodosic: meno solidità difensiva e meno vigore fisico dell’azzurro, ma un talento infinito che è spiegato tutto nel numero di assist distribuiti in 30 minuti, ossia 13. Sì, 13 assist ed 11 punti, con – anche – 3 rimbalzi ed una stoppata a chiudere il cerchio, completare l’opera e far godere i tanti tifosi bolognesi presenti al Taliercio ad osannarlo, decisamente soddisfatti della prestazione del mago serbo e di una Virtus finalmente solida.

Controllo fisico del match

Partita controllata dalla Virtus Bologna per 30′ in questo derby di Eurocup, con la Reyer Venezia che ha avuto un importantissimo sussulto nella terza frazione rimettendo in parità la partita dopo esser stata sotto in doppia cifra al 19′. Sussulto dato dalle triple che finalmente sono entrate per la squadra di De Raffaele (5/13) nei terzi dieci minuti, ma è stato un moment of game, perché la costanza nel match è stata tutta di gamma virtussina. Oro-granata costretti alla resa tra le mura amiche dopo un grande momento positivo in Europa e chiamati – ora – a recuperare qualche giocatore: Vitali era out per distorsione, Tonut a mezzo servizio, Theodore con un polpaccio fasciato e Bramos che convive con un’infiammazione al piede operato; tutte situazioni che hanno tolto brillantezza, rotazioni, punti e certezze al team veneziano, penalizzato anche dalla pessima serata dei suoi centri, davvero impalpabili ed in enorme difficoltà contro Mam Jaiteh: 6 punti in 3, contro i 24+12 rb del bianco-nero. E se le triple faticano decisamente ad entrare nonostante i buoni tiri, il gioco è fatto: game, set and match per la Virtus e Venezia al tappeto per la quarta volta in quattro incontri stagionali.

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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