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Jasikevicius ha parole di grande rispetto per gli avversari superati nella gara di ieri. Queste e le altre dichiarazioni dei Coach nella nostra “Sala Stampa”.
Sarunas Jasikevicius (Barça): «Ci siamo rilassati troppo avanti di 12/13 e questo non puoi permettertelo contro di loro, che hanno un talento incredibile. Bacon e Mike (James) cambiano le gare da soli. Però ci siamo ricompattati e questo mi è piaciuto. Ora 15-16 gare in un mese o poco più, serve solo pensare alla prossima».
🔜 @EuroLeague playoffs dream is still there, with another clash on Friday 🆚 @FBBasketbol, in Monaco 🇲🇨 pic.twitter.com/dsjQQrlBaQ
— AS Monaco Basket 🇲🇨 (@ASMonaco_Basket) February 23, 2022
Sasa Obradovic (Monaco): «Abbiamo lottato e questo è ciò che conta. Per vincere qui non puoi però incorrere in certi errori ingenui come quelli del finale, dovuti all’inesperienza. Dobbiamo crederci e continuare così. Abbiamo moltissimo talento che ci permette facilmente di girare le partite a nostro favore».
Ergin Ataman (Efes):«Era importantissima perchè un derby e per la classifica. 32 minuti perfetti, sia in attacco che in difesa, poi abbiamo cominciato a fare solo scelte sbagliate. Niente disciplina, air-ball da 8 metri e fine della difesa. Inaccettabile! In una gara in cui difendi perfettamente finisci per subire 31 punti nell’ultimo quarto, concedendo facili penetrazioni… Ci siamo giocati tutti i crediti per questi errori ad inizio stagione: sulla strada di un altro titolo serve molta più attenzione».
Sasha Djordjevic (Fenerbahçe): «Abbiamo avuto troppo rispetto per l’avversario ad inizio gara. Dopo l’intervallo, in cui abbiamo parlato e ci siamo stimolati anche con qualche provocazione, abbiamo dato il sangue. Nell’allenamento di ieri abbiamo combattuto molto di più rispetto alla prima metà gara di oggi. Il tiro da tre di Larkin che ha deciso la sfida è probabilmente il più difficile dell’anno, raccogliendo la palla dal parquet… Ci mancano 3-4 giocatori, ma non ci sono scuse, una volta in campo devi darci dentro e da quello far derivare fiducia. E quella fiducia deve essere parte di ogni giocatore che vuole competere a questo livello».
Dejan Radonjic (Sella Rossa): «Abbiamo iniziato male, molli e senza concentrazione. La transizione difensiva è stata terribile, poi abbiamo cambiato tutto nel secondo quarto, il più importante della nostra gara. Su e giù nel secondo tempo, ma oggi è fondamentale la vittoria».
Neven Spahija (Baskonia): «Sono stati leggermente migliori di noi ed hanno meritato di vincere. Abbiamo subito la fisicità della gara, la seconda in tre giorni. 17 seconde opportunità concesse sono state la chiave in negativo per noi, così come 15 palle perse. Dobbiamo risolvere questo problema se vogliamo giocarcela seriamente».
Israel Gonzalez (Alba): «Ottima gara la nostra, dominando a rimbalzo e riducendo al minimo le perse, nostro problema. Di solito sono 14, stasera 9. E’ l’obiettivo per questo finale di stagione. Stiamo dando tutti il 100%, come una squadra, passando la palla con buone idee».
Jure Zdovc (Zalgiris): «Ci aspettavamo una partita tosta e così è stato. Si è potuto capire come fossimo un po’ lenti e stanchi, dopo aver giocato in Grecia martedì, tuttavia abbiamo trovato le energie per rientrare a meno 3, quando l’Alba ha messo canestri fondamentali. La nostra buona percentuale dall’arco non è bastata di fronte a 14 rimbalzi offensivi concessi, troppi».
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