Coppe nazionali: la Stella Rossa annienta il Partizan 85 a 68!

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Quasi ovunque in giro per l’Europa era tempo di coppa nazionale e così è stato anche in Serbia dove si è giocata la finale della Korac Cup tra Stella Rossa e Partizan.

Il risultato finale è netto ed inequivocabile: 85 a 68 per i ragazzi di coach Radonjic che hanno dominato la partita fin dalla palla a due. Difficile davvero trovare un altro termine rispetto alla parola “dominio” con la puntuale ripetizione di quello che già si era visto negli altri scontri diretti tra queste due squadre: ovvero la presenza di un team nettamente superiore all’altro.

Per coach Obradovic quella di oggi era la 64esima finale…sì, 64esima! Un dato impressionante che racconta quanto la pallacanestro europea debba essere raccontata nel segno delle gesta di questo straordinario allenatore.

Ma veniamo alla partita, che in ogni caso non ha offerto tutti questi spunti. O meglio: li ha offerti, ma sono gli stessi visti negli scontri precedenti e di aggiuntivo c’è stato ben poco. Le due squadre sono due compagini che fanno della difesa il loro punto di forza e quella di Radonjic ad oggi sembra decisamente girare meglio per organizzazione ed interpreti.

Poi la grande differenza tra le due sta in attacco. Se la Stella sicuramente non è una squadra che brilla per talento offensivo, in ogni caso, ha diversi uomini che mettono flusso in attacco (Wolters, Markovic e Kalinic su tutti) e che possono segnare con continuità (ancora Kalinic, Dobric e Hollins). D’altro canto l’attacco dell’altra squadra di Obradovic non sembra aver fatto grossi passi in avanti dai problemi già evidenziati dall’inizio dell’anno. Manca soprattutto fluidità di manovra, e forse, cosa su cui l’allenatore può mettere poco mano, mancano gli interpreti giusti.

Fatta eccezione per lo straordinario scorer che è Kevin Punter e per le sparute folate di Zach LeDay (il cui rendimento è calato decisamente da quello che era l’anno scorso a Milano in un sistema in cui non doveva essere la seconda o terza opzione offensiva), il Partizan manca di giocatori che hanno con continuità punti nelle mani. Ora l’arrivo di Lessort sotto canestro ha portato un buon apporto in più che fa comodo in termini di solidità ed efficacia nei pressi del ferro, ma per il resto sta mancando soprattutto Rodion Kurucs (le cui aspettative ad inizio anno erano totalmente diverse).

Tutto ciò si aggiunge ad il vero problema della squadra, ossia alla risicatissima fluidità di manovra che obbliga spesso e volentieri la fase offensiva a ristagnare nelle sabbie mobili. Questo anche perché manca un playmaker di livello che sappia dettare i ritmi al resto dei compagni mettendoli nelle condizioni giuste di segnare: anche in questo caso ad inizio anno le aspettative su Yam Madar erano diverse, quando invece il giocatore si è rivelato ancora non prontissimo per alcuni livelli.

Insomma, tutte queste considerazioni sono le premesse dirette di quella che è stata la gara di oggi. Il risultato è diretta conseguenza. 20-12 e 29-15 i parziali dei primi due quarti: partita, di fatto, già finita a fine primo tempo col resto dell’incontro che è stata ordinaria amministrazione per i biancorossi. A dominare è la solita coppia Kalinic-Wolters (18 e 14 punti), coadiuvata dalle grandi prestazioni di Hollins (15 punti) e Markovic (13 punti) che su come vincere una finale ne sa qualcosa.

Belgrado quindi è ancora biancorossa: verdetto ampiamente ribadito. Se il Partizan vorrà ribaltarlo, in quella che potrebbe essere la sfida scudetto fra qualche mese, dovrà lavorare tanto e fare molto di meglio di così. Il gap da ricucire non è piccolo.

La panchina della Stella Rossa esulta per la vittoria

Coppa nazionale di Lituania: lo Zalgiris stravince

Tempo di finale di coppa nazionale anche in Lituania. La sfida ha visto scontrarsi la squadra lituana d’Eurolega contro quella d’Eurocup, quindi Zalgiris Kaunas contro Lietkabelis.

Poco da dire; totale dominio della squadra di Jure Zdovc. Il risultato finale di 91 a 66 è nettissimo. Anche in questo caso i due quarti iniziali tagliano già le gambe alla partita: 22-12 e 24-15 per Kaunas.

Il dominio dello Zalgiris è tutto sotto canestro. La coppia esplosiva formata da Josh Nebo e Jeffrey Lauvergne confeziona una gara perfetta segnando rispettivamente 25 e 19 punti e banchettando quindi sulle teste degli avversari.

Se in Eurolega i lituani stanno vivendo un’annata durissima, almeno in patria i successi continuano a fioccare rasserenando un’ambiente che altrimenti sarebbe stato inquieto.

(Credits photos: Crvena Zvezda)

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura e cinema sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare. Vorrebbe avere l'eleganza di Anthony Hopkins.
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