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Sesto appuntamento per la lavagnetta di Eurodevotion nell’ambito delle Final Eight di Coppa Italia. È il momento di occuparsi di una delle più piacevoli sorprese, insieme a Brescia, di questa prima parte di stagione italiana. Parliamo del Derthona, neopromossa che sta sorprendendo un po’ tutti. In particolare, analizzeremo per voi una bella e dinamica rimessa di Marco Ramondino, allenatore di questa bella realtà.
La qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia è indubbiamente un grande risultato per chi si trovi al primo anno di Serie A. Nella stagione della squadra di Tortona ci sono stati anche scalpi importanti, quali quello della corazzata Virtus Bologna. Merito di un gioco coinvolgente e molto piacevole, in assoluto uno dei più belli da vedere nel nostro campionato. Questa rimessa di Marco Ramondino ne è un bellissimo esempio, in cui ci addentriamo con il contributo di coach Francesco Nanni.
Come funziona: una rimessa di Marco Ramondino
Entriamo subito nello svolgimento della rimessa di Marco Ramondino. Chris Wright è il giocatore deputato a rimettere la palla in gioco. La prima collaborazione avviene nella fascia centrale del campo. Jalen Cannon, in punta, riceve un blocco cieco (sulla schiena del difensore) da Ariel Filloy. Questi, a propria volta sfrutta poi un blocco di Tyler Cain, che partiva in post basso di lato forte, in una classica azione di blocca il bloccante.
La palla arriva quindi al giocatore argentino nella zona tra l’ala e l’angolo del quarto di campo destro. Wright, appena eseguito il passaggio per mettere la palla in campo, gioca dai e vai per rubare un canestro e, non avendone lo spazio, esce in angolo sinistro. Mentre Wright taglia, Cain piazza un altro blocco, questa volta in diagonale per JP Macura, che si trova in ala sul lato debole.
Su questo blocco, Milos Teodosic si fa battere con un taglio dietro la schiena, e il difensore di Cain è dunque costretto ad aiutarlo, concedendo ampio spazio al lungo di Tortona per ricevere la palla sul perimetro. Non essendo pericoloso al tiro, Cain sfrutta quella grande libertà per giocare un handoff sempre con Filloy. La difesa sceglie di inseguire e il playmaker di Ramondino legge ottimamente il due contro uno che gli si para davanti, regalando un facile appoggio al proprio lungo.
Cose semplici eseguite con un timing perfetto e con grande capacità di mantenere il flusso offensivo. Questa rimessa di Marco Ramondino è decisamente interessante.
Come si batte: una rimessa di Marco Ramondino
Come sempre, contro set estremamente dinamici, il nostro obiettivo è quello di rompere il flusso offensivo, cercando di rendere l’azione più macchinosa.
Innanzitutto, sul primo blocco cieco, sapendo che il reale obiettivo della rimessa è il bloccante, ci attacchiamo a lui e facciamo passare in quarta posizione il difensore del lungo che sfrutta il blocco dalla punta. A questo punto siamo pronti già per inseguire sul secondo blocco a favore di Filloy e costringerlo a ricevere sotto pressione.
Posto che, col minimo richiesto di attenzione difensiva, non dovrebbe essere un problema il dai e vai del rimettitore, ci preoccupiamo ora del blocco diagonale che Cain esegue per l’esterno che arriva dal lato debole. Possiamo permetterci di passare in mezzo, contando sul fatto che un allontanamento di chi sfrutta il blocco sarebbe reso difficile dalla presenza di Wright, che sta rimpiazzando il movimento di Macura. Ovviamente, così facendo concediamo comunque la ricezione a Cain, ma, non dovendo aiutare, possiamo recuperare più in fretta.
A questo punto lo svantaggio del difensore di Cain sarà minore di quanto avviene nel video e, nel caso si giocasse l’handoff, saremmo pronti a inseguire con l’esterno e contenere con il lungo. Noi vogliamo però evitare che questa collaborazione si giochi. Quindi, una volta che Filloy passa la palla passiamo col corpo a negargli l’handoff, spingendolo a tagliare backdoor verso l’area da cui sta ancora uscendo Macura.
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