La lavagnetta delle F8 #3: un doppio cieco di Trento

Una delle grandissime sorprese della #LBAFrecciaRossaF8 è senza dubbio Trento. Andiamo alla scoperta di un gioco con doppio blocco cieco disegnato da coach Molin.

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C’è chi come Milano e Sassari aprono le danze per la LBAFrecciarossaF8, e chi invece dovrà pazientare giusto un paio di ore prima di scendere in campo alla Vitfrigo Arena di Pesaro. Questa sera, infatti, subito dopo il match che vedrà protagonista la squadra di coach Ettore Messina, ci sarà uno dei quarti di finale che mette a confronto due delle 4 super sorprese della manifestazione. Da una parte il basket estroso di Brescia dall’altro la fisicità e la voglia di Trento, vera e propria rivelazione del campionato di LBA.

Questo terzo appuntamento giornaliero con la lavagnetta delle F8 riguarda proprio la squadra di coach Molin, terza forza della massima serie italiana al termine della regular season. Nella fattispecie vi parliamo di un gioco che prevede l’utilizzo di un doppio blocco cieco.

Il doppio blocco cieco disegnato da coach Molin: come si organizza questo gioco offensivo?

Per parlare del momento che sta vivendo la squadra di coach Lele Molin, si dovrebbe compiere un doveroso passo indietro. Dopo gli anni difficili dalla separazione da coach Buscaglia, la Dolomiti Energia Trento ha faticato e non poco per compiere questo ritorno alle Final Eight di Coppa Italia e questa stagione testimonia la consacrazione del buon lavoro messo in mostra da coach Molin.

Cancellando tutto quanto si è visto nella 7Days EuroCup (ultimo posto con un solo successo in 13 apparizioni stagionali, ndr.), la squadra trentina si è ripresa nel campo dove una volta si è pensato addirittura di vincere uno scudetto contro l’Olimpia Milano. Dopo l’ottavo posto conquistato lo scorso anno e la conseguente uscita di scena al primo turno playoff, la squadra di Molin in questa prima parte di stagione ha messo il turbo.

Terzo posto, il ché vuol dire prima squadra alle spalle di Milano e della Virtus Bologna, e possibilità concreta non solo di conquistare la seconda post-season consecutiva, bensì anche nell’imminente futuro la chance di giocare una semifinale di Coppa Italia se si sfruttano le armi a propria disposizione.

A livello tattico uno di questi giochi importanti è un doppio blocco cieco centrale, che permette a Diego Flaccadori (il grande ritorno estivo arrivato in prestito dal Bayern di coach Trinchieri), insieme alla fisicità dei lunghi Caroline e Reynolds, ma anche del lungo italiano Andrea Mezzanotte, di colpire rapidamente e sistematicamente la difesa avversaria.

Il doppio blocco cieco disegnato da coach Molin che trafigge proprio la difesa di Brescia

Come difendere questo doppio blocco cieco di Trento?

Se da un lato Trento è la sorpresa di cui nessuno ad inizio stagione si pensasse arrivasse così in altro, la controparte della seconda contesa di quest’oggi dei quarti di finale di Coppa Italia non è da meno. La Germani Brescia di coach Magro, è una delle squadre più in salute dell’intero panorama cestistico italiano.

Caroline in azione contro Brescia nel match d’andata disputatosi in trentino. L’americano è uno dei protagonisti cardine nel gioco con doppio blocco cieco disegnato da coach Lele Molin

La sesta forza del campionato al termine del girone d’andata, infatti, ha rigenerato i due ex Olimpia Della Valle e Burns, costurendo attorno a loro una squadra che è capace di essere mortifera dall’arco e saper imprimere un identità difensiva per tutto l’arco della partita, seppur con qualche distrazione di troppo come mostrato nella clip precedente.

L’obiettivo difensivo su questo gioco con doppio blocco cieco è il non far prendere velocità e timing d’esecuzione eccellenti all’attacco, seguendo con massima attenzione e comunicando a dovere su ogni blocco, leggendo intuitivamente lo scopo dell’attacco sul doppio blocco cieco presentato da Trento.

La scelta su questo gioco è semplice: sempre cambio su ogni tipo di blocco e tempestività repentina a chiudere subito una penetrazione facile del play. Cambiando aggressivamente, infatti, si rallenta il timing di gioco dell’attacco, fermando così la penetrazione facile degli avversari in area anche con l’aiuto forte del lato debole che aziona un raddoppio efficiente nel cuore dell’area.

Serve reattività e rapidità per fermare l’attacco trentino su questo doppio blocco cieco e coach Magro sa molto bene che per staccare il pass per la semifinale con la vincente che uscirà tra Milano e Sassari, serve integrità difensiva.

Sarà nuovo successo di Trento o la vendetta perfetta di Brescia? Alle 20:45 si scioglieranno tutti i dubbi sulla seconda semifinalista delle Final Eight 2022.

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