REAL-ALBA: tutto facile per i blancos al Wizink Center

mfiorda26
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Partita sempre in controllo e opportunità di far riposare i giocatori chiave in vista del big match di Giovedì al Forum, questa gli aspetti fondamentali della vittoria del Real Madrid contro i tedeschi dell’ALBA Berlino per 87-64.

REAL

UN SECONDO QUARTO DA REAL MADRID

Come detto, nessun rischio eccessivo per gli uomini di Laso (o meglio, di Mateo Chus, visto che Laso è risultato positivo al covid proprio nella giornata odierna, assieme a Thomas Heurtel), salvo un primo quarto sicuramente rivedibile e caratterizzato da una bassissima qualità offensiva, prima ancora che difensiva.

Tuttavia, il nome sulla maglia è pur sempre quello di Real Madrid, ed ecco allora spiegato il clamoroso parziale di 30-10 a partire dagli ultimi due minuti della prima frazione di gioco (all’ottavo minuto il punteggio era di 13-16) poi esteso ai 10′ successivi, che consente ai padroni di casa di mettere non solo la testa avanti (43-25 all’intervallo), ma anche di mettere già la partita in ghiaccio, non avendo i tedeschi chiaramente la qualità per ribaltare l’incontro.

Insomma, ancora una volta, nonostante tutte le assenze, una partita del Real da Real.

LA NUOVA GENERAZIONE

Proprio in virtù dell’andamento del match, Coach Chus ha potuto dare spazio a tre giovani della cantera madridista, consentendo ai suoi veterani di risparmiare energie importanti in questo doppio turno di Euroleague.

Oltre ai “soliti” Vukcevic e Nunez, quest’ultimo autore di un canestro letteralmente impossibile, anche il giovane centro classe 2004 Eli Ndiaye ha avuto l’occasione di giocare gli ultimi due minuti di partita, andando pure a referto.

La cosa impressionante è che nel quintetto che ha chiuso la partita, tre giocatori su 5 erano nati dal 2003 in poi, con Vukcevic a fare quindi da “veterano” del gruppo. Un gruppo, quello formato da queste tre giovani promesse, che ha tutte le carte in regola per diventare parte importante del futuro blancos, specialmente perché allenati da un maestro come Pablo Laso, il migliore di tutti sotto questo aspetto.

UN GRADITO RITORNO

La partita con l’ALBA è stata anche l’occasione per poter finalmente riabbracciare, da appassionati di basket quali siamo, Anthony Randolph, uno dei pilastri fondamentali di questo Real Madrid che abbiamo potuto ammirare negli ultimi anni.

Dopo quasi un anno esatto dall’infortunio al tendine d’Achille subito al Pireo (era il 18 Dicembre 2020), l’ala americana naturalizzata slovena parte in quintetto, gioca 21′ e segna 13 punti, terzo miglior marcatore dei suoi.

Che dire, bentornato Anthony!

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