La rinascita di Will Clyburn: riecco l’MVP del 2019

0 0
Read Time:3 Minute, 36 Second

Will Clyburn ha segnato 29 punti nel successo del CSKA Mosca sull’Olympiacos, seconda miglior prestazione della carriera: in questo inizio di stagione è tornato il grande MVP delle Final Four del 2019.

Poco più di due anni fa, sul parquet inondato di coriandoli della Fernando Buesa Arena, Will Clyburn alzava al cielo due trofei. Quello di campione d’Europa e quello di MVP delle Final Four. Nelle due partite di Vitoria fu travolgente. 18 punti contro il Real Madrid, 20 nella finale per chetare il super-soprendente Anadolu Efes. E così, mentre Shane Larkin e Vasilije Micic gettavano le basi per salire sul trono due anni dopo a Colonia, Clyburn, al suo secondo anno al CSKA dopo l’esperienza da rookie in quell’arrembante versione 2016-17 del Darussafaka, sembrava sull’orlo di esplodere.

A esplodere pochi mesi dopo, invece, fu il suo legamento crociato, in una terribile trasferta di fine ottobre a Berlino. E così, anziché godersi una stagione da MVP in campo, Clyburn fu costretto ad osservarla in tribuna con le stampelle in mano. Prima che il covid spazzasse via tutto.

Will Clyburn festeggia la conquista dell’Eurolega e del premio di MVP delle Final Four 2019

La pandemia dilatò i tempi di ripresa. Clyburn tornò a giocare una partita ufficiale di Eurolega soltanto il 1° ottobre 2020, a quasi un anno di distanza dall’infortunio. Un anno in cui aveva perso tanto, tantissimo del suo gioco. Dal ritmo-gara, alla fiducia in se stesso, alla qualità delle letture, all’efficacia del tiro. Il 2020 fu una stagione di alti e bassi. Ma tendente verso la crescita. Nei playoff, Clyburn fu straordinario. 20 punti in gara-1 contro il Fenerbahçe, addirittura 34 in una gara-3 epica, buoni per il suo career-high.

Seguirono i 26 sparati in semifinale contro l’Efes, grande trascinatore assieme a Daniel Hackett in quella rimonta appena sfumata dopo un primo tempo orrido del CSKA. La squadra chiuse al quarto posto, battuta anche dall’Olimpia Milano nella finalina di consolazione, ma una cosa, ormai, era chiara: Clyburn era ufficialmente rinato dalle sue stesse ceneri.

Will Clyburn contro Shane Larkin durante la Final Four di Colonia 2021

Anno nuovo, vita nuova. In un ruolo differente, grande panchinaro di lusso dopo gli arrivi di Marius Grigonis e Alexey Shved. Poco male. Perché i top-player trovano sempre e comunque il modo di performare al massimo. Perché un conto è chi parte in quintetto. Un altro è chi tende a finire le partite. E con oltre trenta minuti giocati in media (sempre in crescendo fino ai 32 contro l’Olympiacos), Clyburn è una seconda linea soltanto per meri concetti di etichetta. Anzi, in questo momento, con il front-court ancora una volta smembrato per gli infortuni contemporanei di Toko Shengelia e Nikola Milutinov, Clyburn è tornato a vestire i panni della stella assoluta della squadra.

Will Clyburn in azione contro Hassan Martin nella partita fra CSKA Mosca e Olympiacos Pireo

Sempre in doppia cifra nelle prime cinque gare, sempre in crescendo. Dai 12 segnati al Forum nell’unica partita finora opaca della sua stagione, fino ai 29 sparati contro l’Olympiacos, sua seconda miglior prestazione di sempre in Eurolega. Clyburn sta viaggiando a 18.6 di media, massimo in carriera e terzo miglior marcatore della competizione. Anzi, primo, considerando i giocatori attualmente sani (Shengelia e Micic, che gli sono davanti, non hanno giocato nell’ultimo turno).

Contro i Reds, Clyburn è stato dominante. Sia a livello tecnico, proponendo il suo intero arsenale, sia mentale, dove ha rispolverato le stesse meravigliose movenze e letture di un tempo, rese ancor più efficaci dal naturale scorrere dell’età e dall’incremento dell’esperienza.

Per spegnere le prodezze di Tyler Dorsey, a sua volta immerso nella miglior serata della carriera (32 punti con 7/10 dall’arco), il CSKA si è affidato alle sue mani in maniera continuata. E Clyburn non ha mai tradito. Nemmeno nel finale, quando l’intera difesa dell’Olympiacos collassava sempre su di lui. Eppure, nonostante cinque paia di occhi e mani addosso, Clyburn è sempre riuscito a sbisciolare via, come nelle sue migliori partite da MVP. Con quel suo movimento di esitation in palleggio e incrocio che manda sistematicamente fuori tempo il difensore. Non importa sapere, già in anticipo, che si sta preparando a farlo. Perché tanto, ogni volta, riuscirà comunque a sgusciare via, lasciando tutti sul posto. Welcome back, grande MVP!

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Euroleague Man of the week: la sfortuna di Delaney, le prodezze di Fontecchio e Clyburn

E’ ancora agrodolce la scelta del nostro Man of the week, che prosegue sulla falsa riga dell’assegnazione del riconoscimento della scorsa settimana, che ha coinvolto Toko Shengelia. Gioie in campo, dolori fuori… Maledizione Cska, così come maledizione Delaney, che non riesce a trovare pace nel suo biennio biancorosso. Parliamo prima […]
Il Punto di Toni Cappellari

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading