L’Efes di Ergin Ataman ha concluso la sua regular season al terzo posto, al termine di una cavalcata a due facce. Analizziamo al meglio sia quanto fatto dai turchi in questi mesi e sia quel che si prospetterà nell’elettrizzante serie playoff con il Real Madrid.
Analizziamo la stagione dell’Efes attraverso i canonici 5 punti di Eurodevotion, in versione recap stagionale questa volta.
Record: 22 W – 12 L
L’Efes si consegna ai nastri di partenza dei playoff dopo aver chiuso la regular season al terzo posto, al termine di un lungo percorso costellato da un girone di andata al di sotto degli standard ed un trionfale girone di ritorno.
Alla 17a giornata, ovvero l’ultima del girone di andata, l’Efes era undicesimo (!) con 8 vittorie, 9 sconfitte ed un bilancio di vittorie che si avvicinava al 50% di successi.
Un bilancio horror dovuto ad una serie di fattori, in primis riguardo al veder svanito nel nulla il fantastico lavoro che i ragazzi di coach Ataman stavano compiendo nella scorsa stagione fino alla sospensione. Un basket frizzantino, rapido, divertente da vedere con Larkin pronto a sfornare prove da 40 punti ed oltre. Prestazioni ai limiti della realtà.
Nella seconda parte invece l’Efes si è totalmente trasformato tornando sui livelli dell’anno scorso. 14-2 nel girone di ritorno, guidato da una streak di 8 W a cavallo tra la 22a e la 28a giornata con vittorie contro Barcellona, Fenerbahçe e CSKA.
Angolo stats
La differenza tra l’Efes del girone di andata e del girone di ritorno è confortata anche dai numeri.
In tutte le voci statistiche si è registrato un segno positivo a favore della seconda metà di stagione, con i soli dati difensivi a riscontare ovviamente dati di calo.
76,5 i punti realizzati di media contro 90,3.
77,5 i punti subìti contro 75,4.
Ma quella più clamorosa riguarda gli scarti medi: -1 punti di media contro +14,8. Quasi 16 punti di scarto medio in più! Un dato a dir poco clamoroso.
14,6 punti contro 16,9 invece quelli di Shane Larkin, ago della bilancia di questo Efes double face.
Infortuni
Già, Shane Larkin.
E’ palese come sia cambiata la stagione dei turchi col ritorno a pieno regime di quello che è stato eletto da tutti MVP incontrastato della scorsa stagione.
L’operazione al ginocchio avvenuta in estate ha condizionato lui ed ha condizionato l’Efes, tant’è che nelle prime uscite il numero #0 è stato un parente lontano di quello ammirato qualche mese prima.
Parlando di assenze, l’Efes ha vissuto un’altra assenza importante, quella di Bryant Dunston. Dunston è stato assente per 5 partite ed è stata una mancanza importante sia a livello di spogliatoio, essendo il leader carismatico del gruppo (come Kyle Hines a Milano), ma anche perchè ha permesso l’esplosione di uno dei candidati a sorpresa dell’anno ovvero il centro Sertac Sanli.
Giocatori chiave
Ad inizio anno probabilmente nessuno avrebbe scommesso un centesimo su un Sertac Sanli così incredibile. Anche perchè il pivot ex Besiktas era già all’Efes, ma il campo l’aveva visto principalmente in campionato, visto anche il suo status di giocatore turco.
Poi l’infortunio di Dunston, che unito ai continui problemi fisici di Tibor Pleiss, ha fornito una chance importante che il numero 19 ha prontamente colto al volo.
Contro il Real Sanli sarà molto importante, poichè la sua capacità di colpire da lontano può indurre Tavares ad allontanarsi dal ferro e ad aprire potenziali praterie al ferro principalmente per Larkin e Micic.
Ora il Real…
Ed ora viene il bello.
La serie playoff col Real si prospetta spumeggiante, memori anche di quanto successo nell’ultimo incontro fra le due squadre: Laso espulso e squalificato per una giornata ed Efes trionfante 83-108 in quel di Madrid.
La chiave per coach Ataman sarà senza dubbio limitare Walter Tavares, cosa per altro già avvenuta con pieno successo nei due match di regular season. Per il capoverdiano 4 punti nel match d’andata con percentuali rivedibili, 10 in quello di ritorno con alcuni realizzati nel garbage time.
Inoltre tocca bisogna stare attenti a Fabien Causeur, che come sempre risulta sornione per gran parte della stagione ma è pronto a colpire nei momenti clou, come nel match decisivo contro il Fener.
Ciò specialmente vista la partenza di Gabriel Deck, che lascerà un vuoto non indifferente.
Materiale fotografico: http://www.euroleague.net
Rispondi