Real-Tenerife: blancos y aurinegro a caccia della storia

Tutto su Real-Tenerife, prima semifinale di Copa del Rey

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Non c’è un attimo di respiro in questa Copa del Rey. Nemmeno il tempo di archiviare le vittorie del Barcellona-Unicaja Malaga e la vittoria del Baskonia su Badalona.

Ora di tornare immediatamente sul parquet del WiZink Center di Madrid. Teatro della prima semifinale: ore 16, Real-Tenerife faccia a faccia per un posto nella finale di domenica. Entrambe potrebbero scrivere una pagina molto importante della propria storia recente.

Tutto su Real-Tenerife nella presentazione di Eurodevotion

Come ci arrivano le squadre: Real

I detentori del trofeo arrivano a questa semifinale sull’onda emotiva di una partita di assoluto spessore contro Valencia nei quarti di finale. Una vittoria netta, senza particolari discussioni, in quello che verrebbe definito uno statement game negli Stati Uniti.

Una prestazione che è servita a rimettere tutte le cose al loro posto. Ambiente e umori. A restituire ai blancos il loro ruolo naturale di favoriti. 40 minuti in cui abbiamo rivisto la vera identità del Madrid. Pressione sulla palla a tratti asfissiante, controllo dei rimbalzi e transizione. Tratti distintivi da riproporre obbligatoriamente contro una squadra come Tenerife.

I canarini, infatti, diventano pericolosissimi se lasciati liberi di imporre il proprio ritmo. D’altronde, con un asse play-pivot di comprovata esperienza come quello composto da Marcelinho Huertas e Giorgi Shermadini, sarebbe oltremodo delittuoso.

Sarà fondamentale blindare il pitturato, ritrovando il vero Walter Tavares dopo il primo tempo da 44 secondi di giovedì. Così come potrebbe essere arma tattica decisiva Trey Thompkins come lungo di riferimento. Dopo i 23 punti segnati in faccia a Bojan Dubljevic e Mike Tobey, l’americano potrebbe essere la kryptonite anche di Shermadini.

Costringere il georgiano a inseguire il numero 33 madridista lontano da canestro, giocando molto pick and pop, uno dei possibili diktat di Pablo Laso in questo Real-Tenerife. Senza per forza dover rinunciare al post-up del suo ala-centro, altro strumento di offesa nella partita contro Valencia. Con Louis Labeyrie a rimanere inerme.

Situazione di cui è maestro un altro dei grandi protagonisti nella sfida dei quarti. Stiamo parlando di Gabriel Deck. Il “Tortuga” è un altro che potrebbe trarre vantaggio dalle sue abilità spalle a canestro. Il mismatch con Aaron Doornekamp sarà particolarmente interessante.

Rudy Fernandez, preview Real-Tenerife | Eurodevotion
Rudy Fernandez vs Valencia. Foto twitter Real Madrid Basket

Pablo Laso e Rudy Fernandez

Real-Tenerife è anche scontro generazionale. Uno dei duelli chiave sarà in cabina di regia. Posizione in cui Carlos Alocen è stato magistrale per conduzione della transizione contro Valencia. Questo pomeriggio, però, dovrà ripetersi contro Marcelinho Huertas.

Fiducia totale in lui, da parte di Pablo Laso..

Carlos ha un futuro magnifico davanti a sè. Forse era considerato in maniera diversa all’inizio, perchè è arrivato qui da Saragozza avendo appena compiuto 20 anni. Però abbiamo molta fiducia nella sua crescita. Ha avuto bisogno di un periodo di adattamento, soprattutto per il suo ruolo, però ha un talento speciale

Real-Tenerife sarà l’ottava semifinale consecutiva di Copa del Rey per il Madrid. Dal 2014, infatti, i blancos fanno presenza fissa nella partita del Sabato. Risultato? finale, sempre. Chiaro che l’obiettivo è quello di alimentare questa striscia. Come accadde nel penultimo atto del 2018, proprio contro Tenerife. Un 77-59 in cui Luka Doncic e Jaycee Carroll furono i grandi mattatori.

Quest’ultimo cecchino in quello che sarà, probabilmente, confronto determinato dall’efficacia dal perimetro.

Real che viene da 10 vittorie consecutive contro gli isolani, ma Pablo Laso è troppo esperto per non tenere alta l’attenzione..

La squadra mi lascia tranquillo, perchè sa gestire molto bene tutte le situazioni che si creano in una competizione così rapida. Però dobbiamo mettere subito da parte l’ultima vittoria. La Copa del Rey è una finale che si rinnova ogni giorno, adesso dobbiamo concentrarci sulla semifinale contro una grande squadra. Un gruppo che lavora insieme da tanto tempo, con un pick and roll pericoloso sull’asse Huertas-Shermadini e alte percentuali da 3

Sarà fondamentale il contributo difensivo di Rudy Fernandez. Uomo capace di far vincere partite ai suoi non solo con giocate fenomenali in attacco, ma anche con autentici prodigi in marcatura individuale. E’ accaduto nella finale di Supercoppa contro il Barcellona, a tratti è stato lo stesso contro Valencia.

Indispensabile avvenga lo stesso oggi, quando finirà sulle piste di un tiratore letale come il finlandese Sasu Salin. Se gli si lascia spazio sul perimetro la prima volta, poi diventa veramente complicato fermarlo. Come capitato a Burgos giovedì. 18 punti con 5 triple e 16 di valutazione.

Il veterano del Real è pienamente consapevole che la missione non sarà affatto semplice..

Conosciamo le difficoltà della partita, così come la squadra di Tenerife. Hanno due tra i migliori playmaker e tiratori molto precisi. Giocano a un ritmo molto alto e sono bravi a creare le situazioni giuste per produrre dei break. Sono un team decisamente completo

Come ci arrivano le squadre: Tenerife

Cambiare la storia. E’ questo l’hashtag, ma non solo. E’ proprio il mood di casa Tenerife. La convinzione dei propri mezzi, frutto di una prima parte di stagione da protagonisti e del convincente 87-76 su Burgos nei quarti.

D’altro canto, i ragazzi di Txus Vidorreta arrivano all’appuntamento forti del quarto posto in Liga ACB, ma non solo. Partono con il miglior attacco (87.8 di media) e la miglior percentuale da tre punti (42,83%). Dati che sono lo specchio di un sistema che propone una pallacanestro piuttosto gradevole.

Grande attività difensiva ed energia a rimbalzo, dove una bella mano la dà Shermadini, giocatore con la più alta valutazione in campionato. Pretesti per correre e trovare punti facili in contropiede. Da questo punto di vista, Real-Tenerife sarà sfida tra due squadre che si somigliano.

Magari con l’aurinegro ad avere meno soluzioni in post-up, ma con una capacità di muovere il pallone sui due lati dell’attacco con pochi eguali nel panorama spagnolo. Particolare non sorprendente quando si ha a disposizione la coppia più fantasiosa nel ruolo di play (Fitipaldo-Huertas)

Su queste premesse, è più facile mettere in ritmo i tiratori per conclusioni ad alta percentuale. Uomini temibili dai 6,75 non mancano di certo. Cavanaugh, Doornekamp, Salin e Sulejmanovic possono spaccare in due la partita in qualunque momento. Mani piene per guardie e ali del Real, impegnate già a cercare di limitare il pick and roll dei canarini.

Queste le caratteristiche su cui dovrà puntare Tenerife per provare a creare l’upset e raggiungere la prima finale della propria storia, al terzo tentativo. Sonar sin limites, come scritto stamani dal club sul proprio sito.

Real-Tenerife sarà duello tra due squadre capaci di dominare nei quarti di finale. I blancos avanti nel punteggio per tutti gli ultimi 34 minuti e 32 secondi della partita contro Valencia. Stessa cosa negli ultimi 32 minuti e 8 secondi per l’aurinegro contro Burgos.

Vedremo una sfida altrettanto lineare o dei cambi di leadership repentini, per un finale memorabile? Palla a due alle ore 16 per avere la risposta.

Immagine in evidenza: Twitter Lenovo Tenerife

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