Baskonia, Polonara ed Henry vogliono dire semifinale: Badalona KO

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Baskonia in semifinale di Copa del Reay grazie ad una prova convincente contro Badalona che nulla ha potuto di fronte a Polonara ed Henry.

Un’altra bella partita, l’ennesima dimostrazione che qui si gioca una pallacanestro eccellente proprio a livello qualitativo.

Il Baskonia ha lasciato poco alla Joventut, che però non ha mai smesso di giocare ma che sostanzialmente l’ha persa all’inizio dell’ultimo periodo.

96-87: DIVARIO REALE

Spesso nel gioco i punteggi sono figli di piccole cose che ne caratterizzano una forma differente dalla realtà. In questo caso possiamo dire che il punteggio finale rispecchi senza alcun dubbio quanto visto sul campo. Il Baskonia è squadra migliore, con maggior ritmo e con individualità superiori a quelle verdenero. Il resto ce lo mette Ivanovic, che dopo il momento difficile in Eurolega pare aver ripreso il pieno controllo del destino tecnico della sua squadra.

Pierria Henry, grandissimo protagonista tra i baschi

RITMO BASKONISTA

E’ proprio lo stesso Ivanovic ad aver sottolineato spesso, durante la stagione, come in occasione delle sconfitte fosse mancato quel ritmo alto che potesse garantire ai baschi una transizione efficiente. Le caratteristiche dei suoi giocatori principali vanno proprio in quella direzione: Henry, Polonara, Dragic e compagni diventano difficilissimo da fermare se le entrate nei giochi sono rapide e minacciose sin dai primi secondi del possesso. Ma la stessa circolazione di palla ed ancor più il movimento degli uomini deve essere rapido: così il Baskonia può battere chiunque.

La semifinale col Barcellona sarà uno spettacolo.

LA GIOCATA DELL’ANNO

Quello che ha fatto Pierria Henry alla fine del primo quarto è qualcosa che resterà nella memoria degli appassionati a lungo. Ad oggi è difficile trovare qualcosa di simile in stagione, così come lo sarà per i mesi futuri.

Giova ricordare che il nativo di South Charleston, prodotto di Charlotte NC naturalizzato senegalese, è 193cm, forse qualcuno in meno a guardarlo bene.

«Que barbaridad de Henry!». Ci uniamo all’urlo dei bravissimi telecronisti spagnoli. Vladimir Brodziansky, 27enne interessantissimo 4/5 slovacco di 210cm, da ieri avrà un poster sulla sua parete. Ecco, non impazzirà a guardarlo…

“AQUILLE” POLONARA

Dai, non giriamoci attorno. Oggi Polonara è il miglior giocatore italiano da questa parte dell’oceano. Ci perdonerà Daniel, uno per cui impazziamo, e ci perdonerà Gigione, manuale vivente del gioco, ma quello che sta facendo “Aquille” (perchè?) è oltre ogni immaginazione. Noi ci siamo già scusati, mai avremmo pensato che potesse diventare un giocatore del genere.

19 punti, 30 di valutazione con 7 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi e 3 stoppate in un’altra serata magica.

Gioca ad un ritmo che i pari ruolo si sognano, tutti compresi i big di Eurolega. Ha un atletismo devastante che mette in gravissima difficoltà i rivali, ha tiro eccellente, corre il campo come una guardia e sa giocare in difesa anche contro centri statici ed ai quali deve regalare una decina di centimetri. Aggiungiamoci che possiede un tempismo raro sulle stoppate e che, soprattutto, sa leggere le situazioni del gioco alla perfezione. E questa è la cosa in cui è migliorato di più.

Che sia diventato questo giocatore lontano dall’Italia, sebbene già quei Playoff con Sassari avessero dato qualcosa più di significativi indizi, è una realtà. La stessa che vale per i citati Hackett e Datome, come per Nik Melli e come sta accadendo per Simone Fontecchio. Una realtà, appunto: è triste ma è così.

LA “PENYA”

Badalona è una buona squadra che semplicemente non sta vivendo il momento migliore della sua stagione anche per via di diversi problemi legati agli infortuni e che ha trovato un’avversario superiore.

«Dobbiamo pensare da dove veniamo, loro stanno bene e la partita si è rotta nel primo quarto. Ogni volta che siamo provato ad avvicinarsi ci hanno fatto malissimo dall’arco. Il finale del terzo quarto e l’inizio dell’ultimo sono stati la chiave definitiva. Ci abbiamo provato, sono contento del lavoro ed abbiamo davanti un gran bel cammino».

Le parole di Carles Duran sono di consapevolezza Il percorso europeo ed una buona posizione per i Playoff sono una solida realtà. Certamente, in un contesto di buon talento, ciò che deve migliorare non di poco è la difesa. E quel Brodziansky menzionato sopra è interessante, tanto.

(Photo: acb.com)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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