Asvel-Baskonia (22°round): i francesi la ribatano nella ripresa, baschi al 4° k.o. consecutivo in Eurolega

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Asvel-Baskonia vede la squadra di Dusko Ivanovic buttarsi via dopo aver avuto la partita in mano nei primi 20 minuti di gioco. Merito anche di un Asvel che ha saputo cambiare completamente registro in difesa, dopo un primo tempo apatico.

Decisivo il parziale del terzo quarto, un 23-7 che ha tagliato completamente le gambe agli spagnoli. Alec Peters e Achille Polonara hanno tentato di evitare la capitolazione nel quarto periodo, ma era troppo tardi ormai. Chirurgici Norris Cole e David Lighty nel chiudere i conti, trovando canestri importanti dal mid-range a giochi rotti.

83-77 che vuol dire continuità dopo il convincente successo ai danni di Valencia. Per il Baskonia tempi duri. La vittoria manca dal 7 gennaio. 95-93 casalingo ai danni del CSKA nel round 18 di Turkish Airlines Euroleague. I playoff sono sempre più lontani.

Asvel-Baskonia è tutta nei 5 punti di Eurodevotion

L’urlo di Youssoupha Fall

E’ il centro del Baskonia l’uomo-copertina del primo quarto. Il duello con l’omonimo contraltare di casa Asvel non comincia neanche in questa fase. Il numero 19 prende sempre posizione profonda dopo aver portato il blocco ed è bravo anche a muoversi sul perno, a dispetto dei suoi 221 cm. Abilità fondamentale per sfuggire all’immenso ombrello difensivo del suo avversario.

11 punti, 4/5 da 2, 3/3 dalla lunetta, 3 rimbalzi e 14 di PIR. Inarrestabile.

Se il senegalese è il naturale approdo di quasi ogni possesso offensivo dei baschi, l’origine del tutto si chiama Luca Vildoza. Magistrale la regia del playmaker argentino, che si diverte a mettere in ritmo i suoi compagni con una facilità irrisoria. A dirla tutta, la difesa dell’Asvel è quanto meno corresponsabile, non portando grande pressione nei primi secondi dell’azione.

Per Vildoza ci sono 3 punti e 5 assist nei primi 10 minuti di gioco. Baskonia saldamente in controllo delle operazioni. Anche grazie a un efficace gioco in transizione.

Youssoupha Fall, Eurolega | Eurodevotion
Youssoupha Fall schiaccia la difesa dell’Asvel

Asvel: panchina salvavita

Fondamentale per un Asvel senza incidenza vicino al ferro e che, altrimenti, avrebbe vissuto sostanziamente delle giocate estemporanee di Norris Cole e David Lighty. Rispettivamente 8 e 6 punti, sui 16 messi insieme dallo starting five di Coach TJ Parker.

Altri 19 arrivano da chi subentra. In particolare evidenza Kevarrius Hayes. Spesso in fondo alle rotazioni, l’ex canturino alza la voce nel pitturato e porta una ventata di vitalità in una squadra piatta e sotto ritmo. Preziosissimi i suoi 4 rimbalzi offensivi, uniti ai 6 punti che riesce a lucrare negli 8 minuti spesi sul parquet.

Per il resto, ci sono un paio di triple, da distanza siderale, da parte di Matthew Strazel e William Howard. Poca roba, in un panorama tecnico abbastanza desolante. Il problema principale della squadra francese, nei primi 20 minuti, è avere concesso completamente il controllo del ritmo al Baskonia.

Oltre che aver lasciato a casa la consueta intensità e fisicità difensiva sul perimetro. Laddove i lionesi sono una delle pochissime squadre ad avere la possibilità di cambiare realmente su tutti, senza particolari contraccolpi. In questo senso, il DNP di Allerik Freeman e l’indisponibilità di Guerschon Yabusele privano lo staff tecnico di due corpi notevoli da spendere per la causa.

Se l’Asvel è riuscita a rimanere in partita, creando i presupposti per la rimonta vincente, deve molto alle sue cosiddette riserve.

Asvel-Baskonia: la rimonta arriva da lontano

L’Asvel rientra dagli spogliatoi sotto di 11. E’ a un bivio. Arriva la reazione. Finalmente aggredisce l’avversario. A portare pressione sulla palla fin dalla metà campo di Vitoria. Pierria Henry non ha la stessa qualità di Vildoza nel far entrare i suoi nei giochi. Nemmeno lo stesso feeling con Fall, che adesso fatica a ricevere in area.

I padroni di casa raggiungono il Baskonia sul 51-51 al 27′. Parziale di 16-5, che nasce da tre canestri da oltre i 6,75 pressochè consecutivi. Portano la firma di Charles Kahudi e, ancora una volta, di Norris Cole. Saranno fondamentali per aprire la difesa degli uomini di Ivanovic.

Da quel momento, l’Asvel ritroverà la chiave di accesso al pitturato. Prima esplorato dal consueto lavoro sapiente di David Lighty, a sfruttare il blocco di Ismael Bako. Quest’ultimo, poi, chiuderà con il tap-in del provvisorio -3 un floater di Matthew Strazel finito lungo.

Per il Baskonia è rottura prolungata, incapace di convertire anche dei semplici appoggi. Ogni riferimento a Zoran Dragic e Tonye Jekiri è puramente casuale. Per così dire. Il parziale del terzo quarto è eloquente: 23-7 Asvel. 58-53 a tabellone. Inerzia completamente ribaltata. Per il comprensibile entusiasmo anche del social media manager della società francese..

Lavorare sui propri difetti: Asvel, lo hai fatto benissimo

Del cambio di marcia nella metà campo difensiva ve ne abbiamo già parlato. C’è anche un altro segreto dietro il successo strappato dall’Asvel. Ovvero il controllo delle palle perse.

La squadra di TJ Parker era quella che perdeva il maggior numero di palloni in Eurolega, alla vigilia del 22°round. Ben 15.2 di media. Un’enormità. Non che andasse meglio nel rapporto assist/perse. Solamente 17° posto nella speciale graduatoria: 1.06 il dato.

A confermare l’essenza di un attacco non esattamente fluido nella circolazione del pallone. Viceversa, con una marcata vocazione per l’1vs1 dei propri esterni. Pressochè inevitabile quando hai giocatori come Cole, Freeman, Strazel e Lighty.

Nelle ultime due vittorie (contro Olympiacos e Valencia) si era già notato il principio di un’inversione di tendenza. I turnovers si erano abbassati a 12. Oggi, il salto di qualità è stato enorme. Gli assist sono rimasti bassini. Solamente una dozzina. Però, perdere solamente 6 palloni è notevole in questa competizione.

Specialmente se confrontati ai 12 lasciati giù dal Baskonia, il doppio. Fattore non da poco in una partita giocata su ritmi piuttosto bassi. Match in cui, oltretutto, i francesi hanno perso la battaglia a rimbalzo e ottenuto 10 viaggi in meno in lunetta.

Ismael Bako, Asvel-Baskonia | Eurodevotion
La svolta nella partita dell’Asvel passa attraverso questa fisicità in difesa. Fonte baskonia.com

4

Il numero dei passi falsi consecutivi della banda di Dusko Ivanovic. Fenerbahce, Maccabi, Alba e Asvel i responsabili, in ordine temporale. Prima di quella rimediata all’Astroballe, sconfitte in cui il Baskonia ha sempre concesso almeno 20 assist. A fronte dei 17.6 della media stagionale.

Così come ha subito 90.3 punti contro gli abituali 79 (stasera 83). Questo a indicare che, se i baschi vorranno rialzare immediatamente la testa, dovranno ripartire dalla propria metà campo. Indipendentemente dalle motivazioni, che Ivanovic individuerà insieme al suo staff.

Quanto all’Asvel, la vittoria di stasera le consente di pareggiare negli scontri diretti di questo secolo. Ora, il conto segna la parità proprio a quota 4. Inoltre, i francesi completano lo sweep, considerando la vittoria di misura dell’andata. 5 novembre, Round 7, Baskonia-Asvel 86-88.

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