Alba Berlino-Baskonia e quello spettacolo chiamato basket

Il primo dei due recuperi della quinta giornata di Regular Season regala una partita meravigliosa. Ecco quanto successo alla Mercedes-Benz Arena.

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Alba Berlino-Baskonia ha regalato spettacolo. Uno spettacolo degno del grande livello della Turkish Airlines Euroleague. Un basket moderno, dinamico, eccelso e che da tanto forse tempo si sperava di ambire in due piazze così “lontane” da chi comanda per davvero la “geografia continentale del basket”.

Il Baskonia, campione di Spagna in carica, continua il suo processo di modernità nonostante le poche, pochissime alternative a propria disposizione nelle rotazioni ed esce a testa altissima dal confronto della Mercedes-Benz Arena.

Già, la sorpresa di questo recupero del quinto turno e di conseguenza prima partita del 2021 della Turkish Airlines Euroleague, è proprio il successo della squadra di coach Aito ai danni dei campioni di Spagna al termine di una partita da rivedere e raccontare all’infinito.

Noi di Eurodevotion, come sempre, cerchiamo di darvi un incentivo in più sulla sfida, analizzando con voi in 5 punti i momenti catartici e non che hanno deciso il match Alba Berlino-Baskonia, terminato sul punteggio di 95-91.

ALBA BERLINO-BASKONIA: LA DIFFERENZA STA NELLE PALLE PERSE

Le parole di coach Ivanovic fanno riflettere e danno la giusta prospettiva sulla sfida. La differenza tra Alba e Baskonia sta proprio nella gestione dei possessi, decisivi o meno che siano. Le palle perse del primo parziale dalla squadra basca hanno alleggerito la pressione sui padroni di casa, facendoli giocare a briglie sciolte e con la consapevolezza di non avere nulla da perdere. Il meccanismo mentale oltre ai numeri (16-14 il conto delle palle perse, due in più quelle dei baschi) ha dato il via ad una partita che va sintetizzata anche in altri aspetti.

ALBA BERLINO-BASKONIA: DIMOSTRAZIONE CHE IL RITMO OGGI E’ TUTTO

La partita di ieri sera ha aumentato anche la consapevolezza su un altro aspetto del gioco cruciale e che è stato altrettanto decisivo per l’economia globale della sfida: la gestione del ritmo. L’Alba, come detto nelle puntate precedenti, sarà un ostacolo ostico da battere specie quando i tedeschi giocheranno con pazienza ogni singolo contropiede e ogni singolo possesso a difesa schierata. Il Baskonia infatti, negli ultimi 5 minuti, dopo essere stata in vantaggio, ha sciupato giocando in maniera frettolosa e non da grande squadra. Ora come ora, dunque, la capacità del controllo del ritmo nel basket moderno è cruciale per vincere grandi sfide.

PAZIENZA VUOL DIRE OTTIMI TIRI: LA GRANDE SERATA AL TIRO DELL’ALBA BERLINO

Il mio istruttore di basket giovanile e minibasket mi ha sempre detto che lo scopo di questo sport è “fare canestro“. Molti di voi diranno: ok, questo non ci capisce davvero nulla, ma la frase di per sé ha tutt’altro valore. Vuol dire realizzare ad ogni costo, in ogni situazione, ad ogni livello e allenarsi sempre di più su ogni scelta di tiro può influire anche in partite di grande livello. Il 16/29 da dietro l’arco realizzato dall’Alba Berlino nella serata di ieri rappresenta proprio questo concetto: se la palla entra con continuità vuol dire che in questo sport sei capace di vincere.

ACHILLE POLONARA: IL BASKONIA PUO’ CONSOLARSI CON LUI

Il Baskonia può essere non proprio rammaricato della sconfitta di ieri. Un grande carattere nella rimonta, un gioco moderno ed efficace contro la grande serata dell’Alba e soprattutto un Polonara imprescindibile nei meccanismi di coach Ivanovic. Il magic moment dell’ex Sassari e Varese continua anche a Berlino e insieme all’ex Olimpia Zoran Dragic e Pierria Henry è il giocatore decisivo nella rimonta del Baskonia. Doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, che purtroppo non bastano a vincere il derby contro Simone Fontecchio (buona prova da 15 punti, 3 rimbalzi e 2 assist per l’ex Olimpia).

ALBA BERLINO-BASKONIA: L’MVP E’ IL GIOCO DEI TEDESCHI

Difficile, se non impossibile per chi scrive, scegliere l’MVP di una sfida così bella come quella di ieri sera. Alba Berlino-Baskonia, come detto nell’anteprima del pezzo riassume due concetti moderni di gioco che tra numeri e sfaccettature rendono bellissima la pallacanestro. L’idea di letture rapide e di transizione di Aito Garcia è quella che prevale su quella dei campioni di Spagna. Per questo va premiato il coraggio dei tedeschi. Tra folate offensive di Granger, Lo e Mattiseck, la leadership di Luke Sikma (ieri sera assente), l’Alba è da tenere d’occhio per tutto il girone di ritorno. I tedeschi fanno davvero sul serio.

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