5 Sfumature di Eurolega | Le regole ci sono, ma con la “bolla” vi sarebbero molte più certezze

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Come vi abbiamo riportato ieri, Eurolega ha approvato definitivamente protocolli e regole per il via regolare della stagione 2020/21, previsto l’1 ottobre alle 1930 (orario italiano) con la sfida tra Efes e Zenit.

Lo sforzo è notevole, le regole sono chiare e complete, tuttavia restiamo dell’opinione che, vista la complessità della situazione e le mille variabili in gioco, la soluzione “BOLLA” per iniziare la stagione sarebbe stata l’unica in grado di garantire sia il regolare svolgimento della gare che l’equità competitiva delle stesse.

Certo, da dire è semplicissimo, da farsi un po’ più difficile, ma siccome non ci piace scrivere delle cose senza circostanziarle, ecco a cosa avremmo pensato, nelle nostre “5 Sfumature”. Con tre premesse.

1 – Le regole approvate sono complete ma soggette a troppe variabili incontrollate.

2 – Proprio quelle variabili possono creare troppe situazioni di mancanza di equità competitiva che può ripercuotersi sui risultati.

3 – Proporre oggi (ma doveva essere progetto di diverse settimane fa) alle leghe nazionali, nonché alle competizioni europee FIBA, un rinvio non crediamo che sarebbe stato sgradito. Vi sono tanti esempi e polemiche (vedi Italia) che ci fanno pensare in questa direzione.

Ed eccoci, quindi…

  • 15 ottobre/30 novembre : bolla per le coppe europee. Da Eurolega a tutte le altre, FIBA compresa. In 45 giorni si può giocare fino a 15-20 partite, completando certamente sia l’andata della stagione regolare di Eurolega che le prime fasi degli altri tornei.
  • 1 dicembre/15 gennaio : bolle nazionali per i campionati. Stesso discorso che per le coppe. C’è il tempo di chiudere abbondantemente i gironi di andata.
  • Entro la metà di dicembre si valuta la situazione sulla base dei nuovi dati e si prendono decisioni per il futuro. Se la pandemia ha concesso tregua, si torna a giocare secondo i calendari originari le competizioni, altrimenti si indicano altri due periodi (15 gennaio/28 febbraio e 1marzo/15 aprile) in cui completare le fasi che precedono i Playoff. All’interno delle prime o delle seconde “bolle” si ricava un weekend per le coppe nazionali. A metà aprile ci sarebbe poi tutto il tempo per Playoff, eliminatorie e Final 4 varie.
  • Vantaggi? Ovviamente minor possibilità di contagio per i club ed i loro staff, nonché evitare viaggi continui in condizioni di emergenza, poiché le squadre di Eurolega passano più tempo in viaggio che in palestra già normalmente, figuriamoci nelle condizioni in cui si viaggia oggi. E da questi viaggi evitati deriva certamente una minor stanchezza, quindi possibilità inferiore di infortunarsi, piaga non da poco nelle ultime stagioni. La regolarità della competizione ne uscirebbe ancor più rafforzata. Non che oggi non lo sia, ci mancherebbe, ma quei potenziali “0-20” previsti dal regolamento in capo a squadre che non sono certo responsabili delle restrizioni nei rispettivi paesi è ovvio che non facciano piacere a nessuno e non rappresentino il verdetto del campo, l’unico che rispettiamo. Tutte le squadre sarebbero così in condizioni di sostanziale parità e… che vinca il migliore, non il meno contagiato.
  • Svantaggi? Il pubblico, su tutti. Anche quella minima percentuale a cui oggi viene garantito l’accesso alle arene sparirebbe, causando ulteriore danno economico, seppur in crescita limitata. Gli sponsor locali di ogni squadra: come reagirebbero? Le televisioni e gli orari: la disputa di così tante partite negli stessi giorni richiederebbe sostanzialmente gare dal primo pomeriggio sino alla sera, con ovvie ripercussioni sulla potenziale “audience”.

Kaunas, Lubiana, Berlino e… la perfetta e già esperta Valencia: i nomi delle sedi possibili sono questi per ragioni di arene e di ricettività alberghiera (in questo caso Kaunas un po’ penalizzata). Novelle Orlando.

Ci sono vantaggi e ci sono svantaggi quindi, ma la bilancia ci pare decisamente pendere dalla parte dei primi. E’ un sacrificio, è un’anomalia totale, ma cosa c’è di normale nella vita che stiamo conducendo da mesi e che condurremo, molto probabilmente, nei prossimi?

Il tutto naturalmente, sperando che le nostre siano parole al vento e che la soluzione di Eurolega si dimostri la migliore.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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