Stelle che verranno: Carlos Alocén e Juan Nuñez

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La nostra rubrica si rinnova, nella forma, ma non nella sostanza. 2 saranno i giocatori trattati da qui in poi, con il campo di analisi che si allargherà anche ai prospetti futuri dell’EuroCup e della ANGT (Eurolega U18)

Partiamo da due canterani promettenti del Real Madrid: Carlos Alocén e Juan Nuñez

Sono un play che ama correre e fare assist e lo stile di gioco del Real è fatto apposta per me, Carlos Alocén

Alocén nasce a Saragozza e cresce come giocatore nelle giovanili della società biancorossa. Play classe 2000, fa il suo debutto in prima squadra il 30 ottobre 2016, giocando in ACB proprio contro il Real Madrid. All’età di 15 anni scrive così la storia del club aragonese, diventando il più giovane debuttante nella storia del club, battendo Sergi Garcìa, oggi al Baskonia. Figura anche come terzo più giovane dell’intera ACB dietro Ricky Rubio, segnando il futuro di Carlos come quello di un predestinato.

Il 2016 è un anno da incorniciare per lui, quando vince la medaglia d’oro degli Europei U16 in Polonia, termina come leader negli assist (6.4 di media) e gioca a fianco del suo oggi compagno di squadra Usman Garuba (MVP della competizione):

Stelle che verranno: Usman Garuba

Nel 2019 il suo cartellino passa nelle mani delle merengues che lo lascia in prestito per un anno a Saragozza. Le ultime due stagioni sono quelle del lancio definitivo. Miglior giovane della ACB per entrambe le stagioni 18-19 e 19-20. Il doblete fin lì conseguito solo da Luka Doncic, ha convinto coach Laso a portare Alocén in prima squadra, facendolo rientrare dal prestito.

In attesa di sviluppi di mercato avrà quindi davanti a sé tre esperti del mestiere come Facundo Campazzo, Sergio Llull e Nico Laprovittola, con quest’ ultimo che potrebbe lasciare Madrid. Da giocatori così potrà sicuramente imparare, ma conoscendo il coach del Real si potrà ritagliare il suo spazio.

Tra i suoi punti di forza sicuramente una buona visione del gioco unita a una istintiva fluidità e creatività del passaggio. QI cestistico molto elevato e ball handling sono altri suoi punti forti, soprattutto nelle entrate a canestro e nel penetra e scarica. Buon potenziale al tiro, nonostante le percentuali non eccelse.

Non si è dichiarato per il Draft 2020, a dimostrazione della sua intelligenza, ma parteciperà in future classi Draft dove non sarà solo uno dei tanti. L’abbiamo visto muoversi in ACB. L’abbiamo visto giocare la Champions League. Ora starà a lui farsi vedere, per competere e primeggiare nella massima competizione Europea.

Qui una raccolta delle sue migliori azioni di questa stagione:

Mi diverto quando gioco e non mi pongo limiti, Juan Nuñez

Nuñez è nato e cresciuto a Madrid, formandosi sin dai primi livelli nella cantera madrilena. Play classe 2004, è molto simile al compagno di squadra sopra descritto. Aldilà delle prospettive future, occupa lo stesso ruolo ed è simile anche nello stile di gioco ad Alocén. Condivide con lui anche un Palmarès giovanile di tutto rispetto.

Sì perché la carriera di uno degli ennesimi diamanti grezzi prodotti dalla cantera blanca di Valdebebas, ha giovato di una impennata importante grazie ai successi ottenuti sia con la baby nazionale spagnola, sia con il Real Madrid Under 18 all’Adidas Next Gen Tournament.

A soli 15 anni ha contribuito alla vittoria della Spagna agli Europei U16 di Udine (2019). Una prestazione stellare in Finale contro la Francia (21 punti, 6 rimbalzi, 6 rubate e 3 assist) e buone medie per tutto il torneo gli sono valse un posto nel miglior quintetto dell’Europeo. Terza posizionata a Udine l’Italia, in cui a primeggiare è stato un altro gioellino del Madrid, Matteo Spagnolo:

Stelle che verranno: Matteo Spagnolo

Nell’estate dello stesso anno Nuñez è stato convocato da Coach Laso per il ritiro della prima squadra, dove si è fatto notare nel torneo amichevole Costa Del Sol. In quell’occasione ha approfittato della mancanza di illustri compagni di squadra impegnati al mondiale in Cina, mostrando sin da subito le sue capacità di dirigere il gioco e gestire i compagni in campo.

Le sue migliori prestazioni le ha fornite con il Real U18. A Monaco ha spinto i suoi alla vittoria valevole per la fase finale della Next Gen, ed è stato eletto MVP del torneo:

Questa crescita cestistica non sembra fermarsi. Così coach Laso l’ha convocato per la Fase Final della Liga ACB di Valencia dove però non è riuscito a mettere il piede in campo: sarebbe stato il quinto più giovane debuttante in Liga Endesa.

Tra i suoi esempi nel basket, due giganti del panorama europeo e del ruolo come Milos Teodosic e Vassilis Spanoulis. Presenta delle grandi qualità di playmaking e fa del sottomano in entrata la sua forza offensiva, mentre può ancora migliorare al tiro.

Questo è l’anno buono per vederlo tra i senior: sia in Liga ACB che in Eurolega vorrà giocarsi la sua chance, per la fiducia di Laso, il quale non è mai restio a rischiare il lancio di giovani promesse e dispensare consigli da ex playmaker. La lente di ingradimento è ben posizionata per osservare il suo talento all’opera.

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Riccardo Corsolini

Appassionato di Sport in generale, nato e cresciuto con la pallacanestro in testa e nelle mani. Scrivo della mia squadra e di Eurolega su Eurodevotion, tentando di prendere il ferro.
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