Tutti a scuola dal professor Kostas Sloukas

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Parlare di pallacanestro in questo periodo non è certamente il principale topic delle nostre giornate, ma noi che amiamo questo bellissimo sport abbiamo deciso di tenervi compagnia con qualcosa di davvero speciale.

Se si parla di Turkish Airlines EuroLeague e dei giocatori che hanno fatto la storia di questa splendida manifestazione, non si può non parlare di Kostas Sloukas. 

Attraverso i nostri soliti cinque punti andiamo alla scoperta di uno dei professori della pallacanestro europea.

Dove tutto ebbe inizio….

Dopo aver mosso i primi passi con la canotta del Megas Alexandros Thessaloniki e quella del Mantoulidis, nella stagione 2008-2009 arriva la grande chiamata da parte di uno dei club più prestigiosi a livello europeo come l’Olympiacos Pireus.

A guidare la truppa in quell’annata è coach Panagiotis Giannakis, che oltre ad un giovanissimo Sloukas (all’epoca diciottenne), ha a disposizione un roster di primo livello composto da: Nikola Vujčić, Josh Childress, Georgios Printezis, Theodoros Papaloukas, Yotam Halperin, Ioannis Bourousis, Miloš Teodosić e Sofoklis Schortsanitis. 

Il nativo di Salonicco fa il suo esordio nel campionato greco con 10 partite disputate ed una media punti di 2.2 a partita. Un discorso diverso va fatto invece per la prima apparizione nella massima competizione europea, dove dovrà aspettare l’annata successiva.

Il 2010 sarà un anno particolare per Sloukas perchè vince il suo primo trofeo (Greek Cup) con i biancorossi, ma a fine stagione viene girato in prestito all’Aris Salonicco.

La scelta dell’Olympiacos è ben pecisa, far “maturare” il giocatore con l’idea poi di riportarlo subito a casa, se Kostas sarà in grado di mettersi in mostra.

Il classe 1990 accetta la “sfida” con piacere ed infatti risponde con i fatti sul campo, conquistando il premio come miglior giovane del campionato greco del 2010-2011, ed infatti i Reds non ci pensano un attimo e riportano a casa il play-guardia.

Kostas Sloukas

Il 2012: un anno indimenticabile 

Ci sono stagioni che rimangono ben impresse nelle menti di tutti noi innamorati del basket.

E’ innegabile che questo discorso vada bene anche per i diretti interessati, coloro che calcano il parquet e che regalano emozioni uniche con le loro giocate.

Il 2012 è infatti un anno che il giocatore greco difficilmente dimenticherà, perché riesce a vincere il campionato e l’Eurolega. 

Era esattamente il 13 maggio 2012 e si giocava alla Sinan Erdem Dome Arena di Istanbul, da una parte il CSKA Mosca di coach Jonas Kazlauskas, con Milos Teodosic, Andrei Kirilenko e Ramunas Siskauskas, dall’altra l’Olympiacos allenata da uno dei mostri sacri della pallacanestro, ovvero coach Dusan Ivkovic.

Fu una finale davvero incredibile e molto spettacolare, decisa da un canestro di Printezis a fil di sirena che regalò la vittoria ai suoi, beffando così il club moscovita che aveva dominato quella gara per lunghi tratti.  Gli highlights della gara

Georgios Printezis

Olympiacos

A fine stagione, il club greco decise di allungare per altri tre anni il contratto a Kostas Sloukas: oltre alle due vittorie ottenute, la pointguard riuscì a conquistare la fiducia del club.

La chiamata di Obradovic

Dopo la seconda avventura con la maglia dell‘Olympiacos, nel 2015 arriva la chiamata del Fenerbahce ed in modo particolare quella di coach Zele Obradovic.

Giocare per un allenatore così vincente (vi ricordiamo per quei pochi che non lo sapessero che l’allenatore serbo ha vinto 9 volte l’Eurolega) è un privilegio e non tutti sono in grado di reggere la pressione di un coach così titolato, che pretende molto da ogni suo giocatore. Se Obradovic ti sceglie un motivo c’è, perchè con lui nulla avviene in modo casuale.

Dal 2015 ad oggi, Kostas Sloukas è migliorato tantissimo e il grande merito va attributo proprio al coach dei turchi, che ha sempre avuto degli ottimi playmaker a disposizione come Sasha Djordjevic, Sarunas Jasikevicius, Dimitris Diamantidis e Vassilis Spanoulis. 

Tra loro c’è un rapporto molto stretto ed entrambi hanno stima e rispetto l’uno dell’altro

«Il miglior coach in Europa. Ha vinto tantissimi titoli ed ho la fortuna di lavorare con lui da numerosi anni. Lo rispetto molto ed ho un immensa fiducia nei suoi confronti. Mi ha fatto e mi fa imparare tantissime cose tutti i giorni, dentro e fuori dal campo. Io cerco sempre di fare quello che il coach mi chiede, di essere un organizzatore di gioco, di mettere nelle giuste condizioni i compagni. Cerco di fare del mio meglio, a volte ci riesco, a volte no». Questo il pensiero di Kostas Sloukas su Obradovic in un’intervista rilasciata qualche mese fa a Matteo Andreani di Basketinside.

«Innanzitutto, per me, spero continui a migliorare… E’ un giocatore molto intelligente e quando ha lasciato l’Olympiacos io gli ho chiesto di essere diverso: là c’erano tanti giocatori leader sopra di lui, qui avrebbe dovuto migliorare ed essere lui il nostro leader. Può crescere ancora come aggressività in attacco, così come in alcune situazioni di difesa. Riguardo i minuti, sai, ogni tanto non dipende da noi: ho un piano partita, ma le situazioni lo possono cambiare e dobbiamo adeguarci. Da lì può nascere una gara da 5 o da 40 minuti». 

Queste sono invece le parole di Zele Obradovic sul suo giocatore, dette al nostro direttore Alberto Marzaglia nella chiacchierata fatta con il coach un anno fa.

Ecco a voi l’intervista integrale

Come in ogni rapporto di stima, però a volte ci possono essere dei momenti un po’ così e nella passata stagione c’è stato un timeout in cui Obradovic si è scagliato contro il greco, ma lo ha fatto solo ed esclusivamente perchè esige rispetto da tutti e tiene molto a tutti i suoi giocatori.

 

L’uomo delle finali

Per un atleta giocare una finale ha sempre un sapore speciale, perché è un momento unico nella carriera. E’ una gara secca in un cui tutto può accadere e non sempre vince il più forte. Si può vincere e si può perdere, ma l’atmosfera che si respira in una finale non la si dimentica così facilmente.

La pointguard greca si può ritenere privilegiato sotto questo punto di vista ed infatti lui ne ha giocate addirittura sei in Eurolega ( 2012, 2013, 2015, 2016, 2017 e 2018), vincendone tre  (nel 2012 e 2013 con l’Olympiacos, nel 2017 con il Fenerbahce). 

Insomma, senza troppi giri di parole, possiamo definirlo un uomo che sa come si giocano, e soprattutto vincono, le finali.

Kostas Sloukas 1

No Sloukas, No party

Nella pallacanestro la pointguard sta assumendo un ruolo di sempre maggiore importanza ed infatti le squadre più forti che ci sono hanno a disposizione in questi ruoli giocatori di grandissimo talento.

Il Fenerbahce è una di queste, nonostante la non brillante stagione finora (8° posto con 13 w e 15 L) ed infatti oltre a Sloukas dispone di esterni di grande qualità come Nando De Colo e Bobby Dixon in grado di trattare la palla.

All’interno del sistema di gioco dei turchi, il greco ha una grande importanza ed infatti se lui è in giornata la squadra gioca alla perfezione, mentre se è in una giornata no, i turchi faticano e non poco.

Non è mai facile essere il leader di una squadra, ma Sloukas ha tutti i requisiti per esserlo.

Lo scorso hanno, il Fenerbahce ha disputato una regular season davvero brillante stabilendo il record di vittorie da quando esiste il nuovo format (25-5). Tra i protagonisti di questo record c’è proprio lui.

Infatti, il numero 16 della compagine turca ha giocato un’annata davvero spettacolare con 389 punti segnati in 33 gare ed stato nominato nel miglior quintetto di Eurolega del 2019.

Come già detto, in questo preciso momento se si guarda la classifica si può vedere come la squadra turca abbia iniziato in salita e piano piano stia provando a recuperare punti in  una stagione iniziata malissimo.

Non credo che sia un caso, ma quando Sloukas è ispirato, la musica cambia totalmente e lo si nota.

Dopo un avvio davvero da incubo, Kostas ha migliorato le proprie performance ed infatti i turchi ne hanno approfittato per recuperare qualche posizione in classifica ed ora sono in piena lotta per un posto nei playoff.

Insomma, non ci sono dubbi sul fatto che questo giocatore sia prezioso come l’oro per il Fenerbahce.

 

Sloukas 2

 

Grazie prof e continua ad insegnare pallacanestro…

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