Ritmo e concentrazione: il Real ci mostra come espugnare Tel-Aviv

Il Real Madrid torna a vincere in Turkish Airlines Euroleague. Lo fa con una prestazione da top team ritrovato, minuzioso nella gestione della partita. Cinico e spietato quando serve, ma anche capace di resistere all’onda d’urto del Maccabi Tel-Aviv di coach Sfairopoulos.

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Il Real Madrid torna a vincere in Turkish Airlines Euroleague. Lo fa con una prestazione da top team ritrovato, minuzioso nella gestione della partita. Cinico e spietato quando serve, ma anche capace di resistere all’onda d’urto del Maccabi Tel-Aviv di coach Sfairopoulos.

Come avvenuto nel match del girone d’andata al Wizink Center. è stata partita vera: sono i dettagli, quelli che separano Maccabi e Real sia in classifica che sul campo e quei 6 punti di differenza canestri, sommati alla miriade di scontri diretti e futuri incroci, saranno cruciali per la qualificazione ai Playoff.

Alla Menora Mivtachim Arena finisce 77-81 per i “Blancos”, che ora alzano la testa e ricominciano il loro cammino verso la vetta nel giorno più difficile. Questo e molto altro lo analizziamo per voi con la nostra consueta analisi in 5 punti.

  • Cambio di ritmo: il solito e decisivo terzo parziale. Sta diventando una costante dei match Eurolega e lo conferma in conferenza stampa coach Sfairopoulos. Il ritmo del terzo quarto in attacco ha fatto la differenza. Real straordinario nel saper attaccare le debolezze avversarie e dare il primo vero strappo decisivo alla sfida.
  • Concentrazione: nei volti e nelle decisioni. Lo abbiamo detto in apertura: è stata la partita dei dettagli e come non mai il Real ha saputo metterli in pratica a proprio vantaggio. Il canestro da tre punti di Facundo Campazzo del +7 a 1.20 dal termine, rappresenta esattamente la differenza di emotività tra le due squadre.
  • Cuore: il bicchiere mezzo pieno del Maccabi. In casa il Maccabi è difficilmente arginabile. Coach Laso ha definito questa sfida impossibile se non hai tutti i tuoi giocatori al 100% della condizione fisica e soprattutto Sfairopoulos non molla mai la partita. Ultimo quarto israeliano da consegnare ai credenti dell’impossibile, con la tripla di Dorsey del -2 come rappresentazione del non voler cedere nulla al cospetto dei più grandi. Chapeau.
  • Welcome Amar’e: ora inizia un nuovo apprendistato. In Eurolega non ci ha mai giocato, ma alle grandissime atmosfere lui ci è abituato benissimo. Amar’e Stoudemire torna nella “sua” Israele e bagna l’esordio nella massima competizione continentale con 2 punti in 2 minuti di gioco. C’è tanta ruggine da grattare sul suo corpo reduci da grandi battaglie oltre-oceano. Sarà una grande risorsa per il Maccabi per il proseguio della stagione.
  • Anthony Randolph: semplicemente sublime. Con i recuperi in corsa il Real fa sempre miracoli. Anche la serata israeliana di ieri non fa eccezione. Anthony Randolph è l’ago della bilancia della sfida in attacco e in difesa. Con Tavares si rivela essere la chiave tattica della sfida, sfoderando tutto il suo arsenale e quoziente cestistico nel terzo quarto di gioco. 19 punti e 7 rimbalzi bastano per convincervi della sua super partita? Intanto il Real ricomincia a correre, anche grazie al super apporto del suo straordinario collettivo in una serata difficile da dimenticare.

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