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Germani Basket Brescia, coach Vincenzo Esposito: Siamo andati ben oltre le aspettative e sono orgoglioso di questi ragazzi

Vincenzo Esposito coach della Germani Basket Brescia , presentazione Vincenzo Esposito nuovo coach della Germani Basket Brescia, Brescia 31 maggio 2019. Ph Fotolive Filippo Venezia

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In esclusiva ad Eurodevotion, coach Vincenzo Esposito racconta la sua nuova avventura sulla panchina della Germani Basket Brescia e fa un bilancio di questa prima parte di stagione.

Dopo aver salutato coach Andrea Diana, la società bresciana ha deciso di puntare tutto su  Esposito ed al momento la scelta è risultata vincente.

Il primo impatto con la Leonessa

«All’inizio non è stato cosi semplice, perchè la squadra arrivava da una stagione non brillante e bisognava fare delle valutazioni, perchè appunto l’annata non era stata delle migliori. Sono arrivato qui con diversi giocatori sotto contratto (David Moss, Luca Vitali, Brian Sacchetti, Tommaso Laquintana e Andrea Zerini) ed ho parlato con loro per capire che tipo di gioco poter sviluppare in base al mio sistema ed alle loro caratteristiche. Inoltre,  ho avuto il compito di dover scegliere gli americani e per un allenatore non è mai semplice perchè sai che non puoi sbagliare». 

Il rapporto con Graziella Bragaglio e Matteo Bonetti 

«Inizialmente devo dire po‘esplorativo. Il club arrivava da otto stagioni vissute insieme a coach Andrea Diana, mentre io ero reduce dalle dimissioni con la Dinamo Sassari. Devo dire che però fin dal precampionato si è creato un ottimo rapporto di fiducia e rispetto dei propri ruoli. Ci confrontiamo spesso ed ognuno di noi condivide la propria opinione, ovviamente nel rispetto delle parti».

I tifosi della Leonessa

«E’ un tifo numeroso, caldo e corretto. Ci ha aiutato sempre e ci ha sostenuto anche nei momenti di fatica, avere un tifo del genere è sicuramente molto importante per tutti noi. E’ bello respirare un’atmosfera del genere, perché non tutte le squadre hanno questa fortuna. E’ certamente un fattore in più».

La sconfitta contro il Darussafaka 

«Come ho già detto nelle precedenti occasioni, la sconfitta con il Darussafaka ci poteva stare visto che loro hanno un budget otto volte più alto del nostro. Il problema principale è stato il modo con cui è avvenuto. Devo dire che però ci è servito ed in pochissime ore siamo riusciti a resettare il tutto».

Nanterre ed Istanbul due luoghi speciali

«Sicuramente sono state due vittorie molto importanti, ma tutto è partito dallo straordinario lavoro dei ragazzi in palestra. Non sempre le cose vanno nel verso giusto, ma se lavori con la giusta concentrazione i risultati arrivano».

Il bilancio sin qui

«Se diamo un’occhiata al nostro budget e alla lunghezza del roster, allora ti dico che con i risultati ottenuti in Italia ed in EuroCup, siamo andati oltre le nostre aspettative. Devo ringraziare i giocatori e lo staff, perchè stiamo davvero lavorando con la giusta faccia e sono orgoglioso di questi ragazzi».

Le Top 16

«Dopo aver disputato un’ottima prima fase, ci aspetta un girone leggermente più basso di livello, ma con squadre comunque ben attrezzate. L’Umana Reyer Venezia ha tutte le carte in regola per vincere il campionato di LBA ed arrivare fino in fondo nella 7Days EuroCup. Il Promitheas Patras e l’EWE Baskets Oldenburg sono compagini del nostro livello. Come noi, hanno un nucleo di giocatori nazionali. Dal canto nostro ci sono alcuni giocatori un po’ stanchi e non avendo un roster lunghissimo le difficoltà aumentano».

I tre leader: David Moss, Luca Vitali e Brian Sacchetti

«Sono tre leader differenti. Luca è un giocatore che dialoga molto in campo con i propri compagni. Brian e David sono un po’ più silenziosi, ma fanno sempre la cosa giusta per aiutare la squadra e si prendono le responsabilità quando conta».

La crescita di Tommaso Laquintana 

«Rispetto a quando l’ho allenavo a Pistoia, Tommaso è diventato più uomo e più play. Devo dire che anche per quanto riguarda la fase difensiva è cresciuto molto. Sa che nonostante tutto può ancora crescere, perchè ha dei grandissimi margini di miglioramento. Si vede che ha voglia di giocare ed allenare persone come lui è bellissimo».

Il capitano

«E’ un giocatore di primissima fascia, che ha giocato e vinto con squadre come la Virtus Bologna, Montepaschi Siena e l’Armani Exchange Milano. Avevo un po’ di dubbi sulla tenuta fisica del giocatore e sul rapporto che poteva crearsi con me. Senza nulla toglie agli altri, David è stata la sorpresa più bella. Sta disputando davvero un’ottima stagione e anche se magari non lo si nota, ma ci dà sempre un grande mano sia in attacco che in difesa». 

Le mosse vincenti: Tyler Cain, Ken Horton e DeAndre Lansdowne 

«L’idea nostra era quella di prendere professionisti di alto livello e di primissima fascia. Devo ammettere che ci abbiamo azzeccato in pieno e bisogna essere solo felici e contenti di tutto ciò».

La trattativa con Ojars Silins 

«Noi volevamo firmare qualcuno che avesse caratteristiche simili a Ken Horton e soprattuto che conoscesse già il campionato e l’Europa. Inoltre, siamo riusciti a non utilizzare il visto e di questo siamo molto contenti». 

Le condizioni di Ken Horton

«Siamo tranquillamente sulla tabella di marcia. Tra una decina di giorni rientrerà in gruppo e poi si vedrà. In ogni caso dovrebbe comunque tornare a giocare tra un paio di settimane».

Gli obiettivi

«Il nostro obiettivo è quello di entrare nelle prime otto del campionato anche a fine stagione, ma non sarà così semplice visto il livello delle squadre che ci sono. Per quanto riguarda la Coppa Italia proveremo a giocarcela, così come in EuroCup, anche se sappiamo che ci sono squadre più attrezzate di noi. L’importante è pensare alla singola partita e concentrarsi solo su quella».

Fonte foto: Germani Basket Brescia

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