Difesa e Kruno Simon: Anadolu Efes più squadra del Real Madrid

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L’Anadolu Efes Istanbul vince nel secondo tempo la contesa contro il Real Madrid. I Blancos al secondo stop consecutivo in Turkish Airlines Euroleague.

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L’Efes non smette più di stupire. Il Real Madrid stecca ancora in una partita importantissima. La Game of the Week del quarto turno di regular season della Turkish Airlines Euroleague, ci regala emozioni e soprattutto considerazioni notevoli sulle ambizioni stagionali delle due squadre presenti a Vitoria, nell’atto conclusivo della passata stagione.

L‘Anadolu Efes ha già dimenticato lo schiaffo casalingo contro il trascinante Barcelona Lassa di coach Pesic, dimostrando di essere più squadra che mai. Il tutto anche al cospetto di un Real Madrid apparso più macchinoso, prevedibile e soprattutto svogliato rispetto alle prime due vittorie consecutive delle prime due giornate. Terza vittoria consecutiva, dunque, per gli uomini di coach Ataman. Secondo stop consecutivo, invece, per coach Laso e soci: questo il verdetto senza appello della Sinan Erdem Dome di Istanbul, con cui la compagine turca si è aggiudicata la sfida con l’eloquente punteggio di 76-60 finale.

Oltre alle prime certezze del risultato con cui si è conclusa la sfida di ieri sera, Eurodevotion entra nel vivo della sfida, analizzando Efes-Real Madrid con la sua consueta analisi in 5 punti.

  • 11-0 nel 4° quarto Efes: la pietra tombale sul match. Nel terzo quarto di gioco erano arrivate le prime avvisaglie di fuga, ma l’Efes la spallata definitiva al match la serve nel “clutch time”. Bryant Dunston prende tutto ciò che può dalla lotta sotto le plance con Jordan Mickey. Vasilije Micic amministra e gestisce i timing offensivi dettati dal momento bollente di Kruno Simon e di un ritrovato Chris Singleton. Il Real non ha più gamba e testa per resistere all’impeto e controllo turco e si lascia sfuggire la contesa.
  • Intensità e coesione difensiva: l’Efes è squadra vera. Soffrire, struggersi per poi vincere o perdere ogni qualvolta si presenti l’occasione. Applicandosi alla storica citazione di Levi Tolstoj, coach Ataman si affida alle sue conoscenze difensive per imbrigliare il Real quando conta. Pressione asfissiante nel primo tempo (11 Efes-16 Real Madrid conto delle palle perse in questo match) e aiuti tempestivi sul lato debole hanno agevolato le soluzioni in attacco. Lo straordinario lavoro di tutto il collettivo, specie nel collassare la propria area sulle incursioni avversarie, ha fruttato percentuali imbarazzanti da dentro l’arco per i Blancos (23.3% da 2 in questo match), acquisendo sempre più capacità di gestione e dominio della gara nelle sue fasi cruciali.
  • Difesa svogliata = gioco poco efficiente. Laso deve rivedere il suo meccanismo. Escludendo il buon inizio e la reazione vista nel terzo quarto, il Real deve rimproverarsi tanto da questa sfida. Mancanza di aiuti sul lato debole e sofferenza totale sul PnR formato da Kruno Simon e Bryant Dunston (34 punti totalizzati dai due in questa contesa) ha causato grattacapi infiniti per l’allenatore dei Blancos. La mal gestione dei possessi difensivi ha scaturito sfiducia e una partita decisamente rivedibile al tiro. In Europa tutto ciò è di estrema e fondamentale importanza, specie in questi testa a testa.
  • Ergin Ataman; la vera certezza dell’Efes. E’ il condottiero di cui questo roster ha senza dubbio bisogno. Dalle sue intuizioni ceststiche fa uscirfuori voglia e coraggio su entrambi i lati del campo ad un giocatore come Chris Singleton. Aggiunge imprevedibilità all’attacco con il talento di Larkin e Micic. Mette fuori causa l’asse Campazzo-Tavares con una difesa di squadra automatizzata alla perfezione. Il primo artefice del 7° storico successo dell’Anadolu Efes in 29 precedenti contro la corazzata Real Madrid.
  • Kruno Simon: il veterano dalle fiammate decisive. Prima Ataman, poi la scena in campo se l’è presa l’uomo che non ti aspetti. Kruno Simon gioca una partita di livello eccelso. Il suo momento “in the zone” sposta definitivamente l’inerzia dell’incontro in favore dell’Efes. I suoi 17 punti, 9 rimbalzi e 4 assist sono di importanza capitale nella terza affermazione consecutiva di un Efes sempre più squadra, e non più comparsa di una lotta alle Final Four già scritta…

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