Rullo compressore Real. I Blancos si prendono la rivincita contro l’Olympiacos

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Il Real Madrid non ha intenzione di rallentare il suo ritmo. Dopo la cocente sconfitta nel derby contro l’Estudiantes Madrid del nostro Alessandro Gentile in campionato, i Blancos hanno ultimato sontuosamente la loro settimana continentale con il secondo successo consecutivo in meno di due giorni. Nella serata di ieri, infatti, gli uomini di coach Pablo Laso hanno bissato il successo sofferto ma fondamentale in trasferta contro Gran Canaria nello scorso turno di Turkish Airlines Euroleague, asfaltando le certezze di un Olympiacos apparso fisicamente provato dalla grande battaglia del Pireo di due giorni fa contro il mai domo Baskonia di coach Perasovic.

Gli uomini di coach Blatt, infatti, non hanno potuto ripetere la grande prestazione offerta al Pireo nel girone d’andata e in questo momento restano comunque in lotta per un posto fra le prime quattro forze della Turkish Airlines Euroleague, che vede in questo momento rilanciare le ambizioni da Final Four delle sorprese Anadolu Efes e Barcelona Lassa.

Andiamo, di seguito, ad analizzare il big match del Wizink Center di Madrid tra Real e Olympiacos terminato con il punteggio di 94-78 in favore dei Blancos di coach Laso.

  • Real strepitoso in attacco. I 94 punti totalizzati dai Blancos dovrebbero essere la conferma lampante che il Real ha un potenziale offensivo devastante se azionato con timing e scelte perfette. Dopo il primo tempo abbastanza deludente espresso contro la cenerentola Gran Canaria, gli uomini di coach Laso esprimono una pallacanestro sublime per tutti i 40′. Efficienza che sprizza in ogni singola giocata e meccanismo che funziona alla perfezione anche contro la rognosa difesa della compagine ellenica. Se il buongiorno si vede dal mattino, saranno dolori per tutte le rivali affrontare un Real Madrid in questa condizione psico-fisica.
  • Percentuali al tiro determinanti. Se coach Pablo Laso al termine del match ha ribadito la grandissima prova dei suoi giocatori, senza accennare un minimo dissenso sui pochi errori in questo match, c’è da credergli. 66% da 2 e l’ottimo 57% dall’arco rappresentano percentuali decisamente importanti per una squadra che doveva ritrovare se stessa in attacco dopo due partite decisamente sottotono. Facundo Campazzo ha saputo innescare al meglio tutti i compagni, che pian piano sono saliti in cattedra aiutandosi a vicenda in entrambe le fasi di gioco. Bene anche l’Olympiacos al tiro, anche se il 38% dall’arco è decisamente migliorabile.
  • Lotta sotto le plance premia l’Olympiacos. Al termine del match del Wizink Center, la lotta al rimbalzo vede vincitrice la compagine di coach Blatt mai doma specie sotto i tabelloni avversari. Sono ben 27 i palloni tirati giù dalla compagine ellenica, di cui ben 8 conquistati nell’area avversaria. Il Real, d’altro canto, risponde con ben 25 palloni tirati giù in questo match di cui la maggior parte derivanti da una grande difesa  espressa nel secondo tempo.
  • Vassilis Spanoulis. Protagonista imprescindibile nella serata da dimenticare in casa Olympiacos. Kill Bill in 26′ di utilizzo si conferma il migliore della compagine ellenica realizzando una doppia-doppia da 12 punti e 11 assist utili a dar man forte all’attacco apparso a corrente alterna anche per le grandi scelte difensive messe in campo dai padroni di casa. Coach Blatt ha parlato al termine del match contro il Baskonia del suo utilizzo anche in serate non esaltanti. Bene, sembra che la risposta di Spanoulis sia stata molto ben chiara in questo match.
  • Anthony Randolph. Tra i tanti elementi incisivi presenti nel roster dei Blancos, il protagonista indiscusso del match è senza dubbio il lungo americano con passaporto sloveno ex Minnesota Timberwolves. Sua la miglior prestazione del match con 16 punti (4/5 da 2, 2/5 dall’arco) ,ben 8 rimbalzi e 3 palle rubate in 28′ di utilizzo. Insieme al totem messicano Gustavo Ayon, all’apporto di Rudy Fernandez e di Jeffery Taylor, si è dimostrato fattore determinante in entrambe le fasi di gioco. Con questa vittoria la vetta resta ad una sola vittoria di distanza. L’incubo Fenerbaçhe sembra non essere così imbattibile e la strada è ancora davvero molto lunga.

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