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- Darussafaka a 12 sconfitte consecutive, con Olympiacos, Barça e Cska all’orizzonte. Quando si dice entrare nella storia della Turkish Airlines Euroleague dalla porta sbagliata.
- 15 giocatori sopra il 45% dall’arco, 6 sopra il 48% e 3 sopra il 51%, con Cory Higgins a dominare al 55,56% su 45 tiri. E’ tema su cui discutere? Ha ragione Popovic? E’ crescita di qualità offensiva oppure adattamento a scarsa tecnica di squadra?
- Arturas Gudaitis nettamente meglio di Jan Vesely nella valutazione sui 40 minuti: 35,15 vs 32,62. Col 66,7% da due, un solidissimo 80% dalla lunetta e 7,5 rimbalzi in 23’39” di impegno, il lituano appartiene all’élite dei centri europei. Andrà a Cleveland, anche se per caratteristiche manca qualcosa di importante per stare di là. Ma il ragazzo lavora eccome.
- Mike James ha giocato 496’38” sinora, nettamente il più utilizzato di tutta la lega. Segue Vlado Micov, coi suoi 448’26”. Tra i giocatori più importanti nelle rispettive squadre, Nick Calathes è a 422’12” mentre Toko Shengelia e Kostas Sloukas si fermano a 366’32” e 358’09” (ma 13 gare per il greco) rispettivamente.
- Continua il dominio delle tre favoritissime: 36-6 il record totale di Fenerbahce, Real e Cska. L’anno scorso, dopo 14 gare, si fermavano a 30-12, esattamente come nella stagione 16/17.
- La corsa all’MVP oggi è riservata ad un quintetto. Nel nostro ordine, Vesely, Higgins, Clyburn, Gudaitis e James. Micic sesto uomo. Derrick Williams fuori quota se continua l’adattamento al ritmo delle ultime gare.
- La quota playoff, 16/14 nelle ultime due stagioni (ma alla Stella Rossa non bastarono 16W nel 16/17), verrà influenzata da due fattori principali. Il numero di vittorie totali delle ultime tre, presumibilmente Darussafaka, Buducnost e Gran Canaria, essendo limitato , dovrebbe alzare quella quota al 17-13 finale. Il numero di squadre coinvolte nella lotta dal sesto all’ottavo posto potrebbe, in situazione di grande equilibrio, riportare le vittorie necessarie a 16. Ed allora scontri diretti e differenza canestri potrebbero essere decisivi.
- (o 7 bis…) La classifica sta assumendo la fisionomia pronosticata da molti. Le tre davanti, nell’ordine che si vuole, poi l’Olympiacos come quarto incomodo, decisamente superiore alle altre sul lungo periodo. La sorpresa è l’Efes, che ha già messo lì 9 successi ed oggi è pari agli uomini di Blatt. Poi grande carrozzone di 6 squadre per tre posti, oggi separate da una sola gara. Khimki e Maccabi, in ritardo, sono chiamate a strisce importanti di successi per rientrare.
- Il tiro da tre è ormai arma chiave, ma solo 2 squadre (Madrid e Milano) delle prime sei che ne fanno maggior uso sono in quota playoff. O volendo, solo 5 delle prime 10.
- I rimbalzi, eternamente decisivi. 6 squadre delle 8 che ne prendono di più, si trovano in zona postseason. Unico vero infiltrato è il Darussafaka, terzo dietro a Real ed Olympiacos, mentre l’altra che oggi non farebbe i Playoff è il Baskonia, comunque in lotta ad una sola gara di distanza.
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